A Mattino 5 il simpatico caso del Monsignor Pizzolo, vescovo di Vittorio Veneto che in occasione della recente Messa della Vigilia di Natale ha dato forfeit in quanto si è addormentato e ha sbagliato a mettere la sveglia. “Penso che una cosa del genere susciti un po’ di ilarità – ha raccontato l’uomo di Chiesa in diretta tv a Mattino Cinque – e anche un po’ di simpatia, dicendocelo francamente, sono altre cose che suscitano meraviglia o scandalo, è una cosa che può capitare a chiunque – ha continuato Monsignor Pizzolo – ed ho scelto di dirla pensando fosse la cosa migliore e più semplice”.
Quindi il vescovo di Vittorio Veneto ha proseguito: “Avevo fatto l’omelia partendo da una frase del ‘Te deum’, l’antico inno che parla dell’incarnazione, dicendo che ‘egli si è fatto carne non ha avuto orrore dell’utero della vergine’, espressione molto cruda e realistica che la traduzione di solito sfuma e rende più delicatamente, ma il latino dice così, quindi se non dobbiamo aver avuto orrore dell’utero non dobbiamo avere orrore delle nostre debolezze e del sonno”. Poi Mons. Pizzolo ha concluso: “Io non sono affatto un dormiglione ma i primi momenti del sonno sono abbastanza buoni. Mi hanno regalato una sveglia a Natale? No no, la mia funziona perfettamente, uso lo smartphone ma nella distrazione invece di mettere le 22 e 50 ho messo le 10 e 50”.
MONS. PIZZOLO E LA SVEGLIA DELLA VIGILIA: IL COMMENTO DI RAFFAELE MORELLI
In studio a Mattino5 vi era lo psichiatra e scrittore Raffaele Morelli, che ha commentato il caso di Monsignor Pizzolo, incalzato da Francesco Vecchi: “Noi viviamo tutta la nostra vita nel desiderio di essere precisi, puntuali perfetti e a volte l’inconscio si ribella, come quanto accaduto al Monsignor, ‘ti faccio fare un errore’. E’ un qualcosa di inconscio, come se dicesse ‘guarda che ci sono cose di te che tu non vivi’. Quanto siamo duri con noi stessi? Dobbiamo tenere presente che quando ciò accade vuol dire che c’è una grande voglia di passione, desiderio, e di vita dentro di noi. Ci sono i modi inconsci, gli istinti, come quando un bambino gioca”.