Identificato il cadavere di Saman Abbas
È stato identificato oggi il cadavere di Saman Abbas, corrispondente ai resti umani rinvenuti in data 18 novembre nel casolare abbandonato a Novellera. Era dal 1 maggio 2021 che la ragazza, all’epoca dei fatti 18enne, uscì di casa assieme ai suoi genitori per non tornare mai più indietro. Non si seppe per lungo tempo nulla sulla ragazza, tra chi credeva che fosse semplicemente scappata e chi, invece, era convinto che le fosse successo qualcosa di brutto.
Una prima svolta nelle indagini ci fu ad aprile dello scorso anno, quando lo zio e i due cugini di Saman Abbas vennero accusati dell’omicidio della giovane. Non si seppe, però, nulla di concreto del cadavere neppure in quell’occasione, salvo un’indicazione rivelatasi falsa. Il 18 novembre, quando ormai le speranze di trovare il corpo di Saman Abbas erano scemate, in un casolare abbandonato vennero trovati dei resti umani, coerenti con il corpo di una giovane ragazza 18enne. Ora, però, è arrivata la conferma che tutti temevano, il corpo trovato a Novellera è proprio della 18enne, e sarebbe stata riconosciuto grazie “ad un’anomalia dentaria, con foto e video”, spiega l’avvocato Barbara Iannuccelli, rappresentante della parte civile nel processo.
Cosa è successo a Saman Abbas?
Insomma, purtroppo il cadavere trovato nel casolare di Novellera il 18 novembre appartiene a Saman Abbas, ma rimarrebbe ancora da chiarire una circostanza. “L’osso ioide è fratturato nella parte sinistra“, spiega ancora l’avvocato Iannuccelli, “e sono necessari accertamenti istologici per stabilire se pre o post mortem”.
La scomparsa di Saman Abbas è avvenuta la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. In passato la ragazza era scappata di casa perché aveva rifiutato un matrimonio combinato dai suoi familiari, che avevano reagito con rabbia e violenza. Trovato rifugio in una struttura protetta, era tornata a casa a ridosso dei suoi 18 anni per recuperare alcuni documenti. Quella notte, però, è sparita nel nulla. Dalle indagini si capì presto che i genitori avevano consegnato Saman Abbas allo zio, che con l’aiuto dei cugini, ed in accordo con gli stessi genitori della 18enne, l’avrebbe uccisa e fatta sparire. In arresto sono finiti i due genitori, lo zio e i cugini della giovane, e tutti e cinque avrebbero provato a lasciare l’Italia. Il processo, che vede da una parte loro cinque e dall’altra l’associazione Penelope che si è costituita parte civile, inizierà a febbraio.