Ovidio Guzman, figlio del numero uno del cartello del narcotraffico di Sinaloa, Joaquin detto El Chapo Guzman, è stato arrestato nelle scorse ore in Messico. Un fermo tutt’altro che semplice per le autorità visto che, come riporta il sito del Corriere della Sera, i suoi seguaci hanno iniziato a provocare violenze nei confronti delle forze dell’ordine. Come in un film hollywoodiano, una volta che la polizia ha messo le manette ai polsi del figlio del Chapo, i suoi adepti hanno immediatamente reagito attuando dei blocchi stradali con dei veicoli dati alle fiamme, oltre a sparatorie e minacce.
Una situazione così rischiosa al punto che i funzionari locali hanno fatto un appello alla popolazione locale dicendo di stare a casa, di non uscire, pena il rischio di finire invischiati in qualche sparatoria. Si è quindi cercato di evitare quanto già avvenne ad ottobre del 2019, quando sempre a Culiacan, Ovidio Guzman detto El Raton, venne arrestato in una villa della cittadina provocando una vera e propria guerriglia al punto che alla fine venne rilasciato.
OVIDIO GUZMAN, ARRESTATO FIGLIO DI EL CHAPO: FORSE TRADITO DA UNO DEI SUOI
Un segno di debolezza, sottolinea il quotidiano di via Solferino, giustificato però dallo Stato con la volontà di evitare delle vittime innocenti. Del resto si sa che il Messico è uno stato tutt’altro che semplice in cui vivere, da molti è considerato il più pericoloso al mondo, e spesso e volentieri l’impunità è più forte della legge.
In ogni caso il figlio di El Chapo è al capo del cartello che prima era in mano al padre Joquim, oggi rinchiuso nel carcere di massima sicurezza in Colorado, a Florence. Ma El Raton è in lotta con altre fazioni interne di conseguenza non è da escludere sia stato tradito da qualche rivale interno o esterno, o magari scoperto grazie al supporto dell’intelligence degli Stati Uniti. Recentemente il capo di una gang era evaso dalla prigione di Ciudad Juarez con una ventina di complici e le forze di sicurezza lo hanno rintracciato e ucciso: dopo le perquisizioni nel penitenziario erano state rinvenute delle vere e proprie celle vip con contanti, armi, tv e droga.