Chi sono Olivia e Sofia, figlie di Gianluca Vialli
Gianluca Vialli lascia un grande vuoto nel mondo del calcio, che lo ha amato prima da calciatore, tra Sampdoria e Juventus, e poi come dirigente, al fianco di Mancini nella spedizione vincente agli Europei. A piangere la sua scomparsa è però soprattutto la sua famiglia, la moglie White Cooper e le due figlie Olivia e Sofia. La famiglia si è sempre tenuta lontana dai riflettori, desiderosa di mantenere la propria privacy e di vivere in maniera privata il dolore immenso della malattia del grande campione, che per loro era solamente un marito e un papà.
White Cooper e Gianluca Vialli si sono conosciuti a Londra durante gli anni al Chelsea. Il loro amore è stato fin da subito molto forte e intenso, tanto che nel 2003 sono arrivate le nozze. Dal loro matrimonio sono nate le figlie Olivia e Sofia. La famiglia vive a Londra, dove l’ex attaccante è rimasto anche dopo aver concluso la sua esperienza con i Blues. Complici le origini della moglie e il fatto che le figlie fossero nate proprio lì, Vialli non si è spostato dalla capitale inglese. Qui hanno vissuto serenamente per vent’anni: “Nessuno mi passa avanti in coda, i politici si dimettono, c’è un sistema scolastico eccezionale e tanto sport da fare e vedere”, aveva raccontato lo stesso ex giocatore a Vanity Fair.
Gianluca Vialli e la vicinanza delle figlie nella malattia
Da quando Gianluca Vialli aveva scoperto di stare male, nel 2017, la famiglia gli è sempre rimasta vicina, cercando di rincuorarlo. Le figlie Olivia e Sofia “mi hanno aiutato disegnandomi le sopracciglia”, raccontava l’ex giocatore nel 2020 al The Times: “Ho anche chiesto a mia moglie quali trucchi usare. Abbiamo riso, devi ridere, hai bisogno di trovare il lato divertente, ma c’erano anche giorni in cui mi chiudevo in bagno per piangere”.
Gianluca Vialli non ha mai vissuto la propria malattia come una battaglia. All’idea di lottare con il cancro, infatti, “ne uscirei distrutto. Lo considero una fase della vita, un compagno di viaggio”, aveva raccontato da Cattelan. Parlando della morte, invece, aveva spiegato: “Oggi so che ho il dovere di comportarmi in un certo modo nei confronti delle persone, di mia moglie e delle mie figlie perché non so quanto vivrò. Quindi hai questa opportunità di scrivere le lettere e sistemare le cose”.