Eva Kaili, ex vicepresidente del Parlamento europeo arrestata lo scorso 10 dicembre per delle presunte mazzette dal Qatar, ha potuto rivedere nella giornata di ieri la figlia. La bimba di 22 mesi era stata separata dalla madre proprio da un mese a questa parte, ma ieri le due si sono incontrate nel carcere di Haren a Bruxelles. Ricordiamo che la politica Ue è stata arrestata con le accuse di corruzione e associazione a delinquere per il suo presunto coinvolgimento nel Qatargate, accuse che la stessa, attraverso il suo avvocato, ha sempre rimandato al mittente. La bimba di Eva Kaili è stata accompagnata nell’istituto di detenzione dal nonno Alexandros, padre di Eva, anch’esso arrestato pochi giorni fa dopo essere stato sorpreso con una valigia di contanti, quindi rilasciato pochi giorni dopo.
Michalis Dimitrakopoulos, avvocato della donna, ha parlato ieri al Corriere della Sera dicendo che la procura di Bruxelles avrebbe usato la figlia per fare pressione sulla madre: «Mi sono fatto l’idea che probabilmente non le permettevano di vedere la bambina per farle pressione affinché confessasse, ammettesse di aver commesso qualcosa. Ma la signora Kaili non ha nulla da confessare perché è completamente estranea a ogni genere di accusa». Stando a quanto spiegato ancora dal legale, Eva Kaili avrebbe fatto altre richieste oltre a quella di poter vedere la figlia di 22 mesi, tutte puntualmente respinte giustificando il rifiuto con il fatto che in questi giorni vi è poco personale per le feste.
EVA KAILI, VISITA DELLA FIGLIA IN CARCERE, L’AVVOCATO: “NON HA RICEVUTO UN EURO”
Eva Kaili resterà senza dubbio in carcere fino al prossimo 22 gennaio quando poi verrà riesaminata la custodia cautelare della stessa ex vicepresidente del Parlamento Europeo. Ovviamente l’avvocato della donna spinge per la scarcerazione: «Ribadiremo che la signora Kaili non è mai stata a servizio del Qatar. Lei ha seguito la linea politica dei centristi europei elaborata da Charles Michel e da Ursula von der Leyen. Non ha ricevuto mai un solo euro dal Qatar».
«I soldi nelle valigie? – ha proseguito il legale – ha spiegato al giudice che ha saputo dei soldi solo nel momento in cui il suo compagno Francesco Giorgi è stato arrestato. Questo l’ha fatta precipitare nel panico. Allora ha chiamato suo padre e gli ha detto di andare nel suo appartamento, prendere la valigia della bambina e i suoi biberon. Non sapeva niente di cosa la valigia contenesse perché non l’aveva aperta e non immaginava che dentro ci fosse denaro in contanti».