STOCCARDA – C’era un tempo in cui l’Italia faceva parlare di sé per le gaffes del suo Primo ministro. Tra le gemme più pregiate del repertorio di Silvio Berlusconi ricordiamo la mitica scenetta del “Kapò” con Gianfranco Fini al Parlamento europeo, la battuta sull’abbronzatura di Barack Obama, la telefonata con Erdogan facendo aspettare Angela Merkel. Un repertorio leggendario, il cui ricordo ormai lontano ci riempie di nostalgia. Per fortuna ci pensano i politici tedeschi a tirarci su di morale con qualche passaggio di cabaret, se non proprio, o non ancora, di burlesque.
Ecco quindi in azione la ministra della Difesa Christine Lambrecht, in un video girato la sera del 31 dicembre e messo in rete a Capodanno. La Lambrecht esordisce chiedendosi e lamentandosi perché i petardi di Capodanno siano così rumorosi. Evidentemente la ministra preferisce atmosfere più intime: chissà come reagirebbe trovandosi in un campo di battaglia, insieme ai suoi soldati e soldatesse.
Un aspetto del video che ha suscitato commenti poco lusinghieri è relativo al montaggio analogico (come direbbe Fantozzi): il vento scompiglia i capelli della ministra e l’immagine oscilla avanti e indietro. L’operatore non aveva la mano ferma: forse a causa di qualche boccale di birra già ingerito in preparazione per il conto alla rovescia. Una produzione poco professionale, quindi, che non si addice a una esponente del Governo federale.
Dopo i petardi, la Lambrecht affronta il tema della guerra in Ucraina, citando le molte “impressioni speciali” e gli innumerevoli “incontri con persone interessanti e fantastiche”. Secondo diversi commentatori, le espressioni utilizzate sarebbero più consone a un incontro di networking che a un contesto di guerra. Non una parola sulle vittime dei bombardamenti, niente sui profughi, molti dei quali hanno trascorso il Capodanno in Germania. Probabilmente il rumore dei petardi suscita nei profughi ricordi diversi dalle impressioni speciali e dai grandi incontri.
Già nei mesi passati la Lambrecht si era distinta per qualche uscita poco felice. In occasione, ad esempio, di una missione a Pasqua 2022 da Berlino al Bundesland dello Schleswig-Holstein, accompagnata dal figlio 21enne a bordo di un elicottero della Bundeswehr. Obiettivo primario della missione: visita al Battaglione Electronic Warfare 911. Obiettivo secondario: vacanza successiva sull’isola di Sylt con il figlio stesso. Risultato: fuoco incrociato di critiche.
Secondo le opposizioni, il video di Capodanno rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso di Pandora, mettendo in ombra le gaffes precedenti. La Lambrecht dovrebbe scusarsi o lasciare il suo importante incarico ad altri colleghi più esperti (nel campo della comunicazione si intende). Il Cancelliere Olaf Scholz non sembra per ora avere intenzione di prendere provvedimenti disciplinari nei confronti dell’incauta ministra, che d’altra parte sembra essere ben corazzata contro il fuoco avversario.
In realtà, come detto, si tratta essenzialmente di problemi di comunicazione (non particolarmente gravi peraltro). Il vero banco di prova per Lambrecht è trasformare la Bundeswehr da una “aggressiva organizzazione di campeggiatori” (secondo la definizione di un ufficiale britannico) in un esercito in grado di combattere una guerra moderna. Questo è l’obiettivo su cui la ministra SPD verrà giudicata a fine mandato (sempre che ci arrivi).
Passando a temi meno aneddotici, sembra che le cose stiano migliorando per le case automobilistiche tedesche. Secondo il sito dell’IFO (Leibniz-Institut fùr Wirtschaftsforschung), la domanda a dicembre è diminuita meno del previsto, la situazione degli ordini si è stabilizzata e il portafoglio ordini gode di ottima salute. “Tuttavia, le case automobilistiche continuano a soffrire per le difficoltà di approvvigionamento di prodotti intermedi”, sostiene Oliver Falck, Direttore del Centro IFO per l’organizzazione industriale e le nuove tecnologie. Si attendono incrementi della produzione nei prossimi mesi.
Il Cancelliere Scholz intende d’altra parte dedicare all’industria automobilistica l’attenzione che merita. Il 10 gennaio è in programma un incontro di alto livello con i manager dei maggiori gruppi tedeschi per discutere il futuro della principale industria del Paese. È il primo incontro di questo tipo per Scholz in qualità di Cancelliere, che in passato era stato regolarmente invitato ad incontri analoghi organizzati da Angela Merkel. Tema principale: come sostenere la trasformazione dell’industria automobilistica dal motore a combustione a quello elettrico, senza perdere (troppe) quote di mercato.
Segnaliamo infine una debole eco a Nord delle Alpi delle dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, che aveva accusato la Banca centrale europea di perseguire un’agenda anti-italiana, con la politica di rialzo dei tassi di interesse. Il tema è stato brevemente dibattuto in un recente podcast di Handelsblatt. Il giornalista Dennis Schwarz ha definito la teoria di Crosetto “curiosa”, ricordando che in Germania si tende a pensare esattamente il contrario (che siano cioè i Paesi del Sud a essere favoriti dalla Bce). Ha inoltre auspicato che Christine Lambrecht non prenda inspirazione dal collega italiano per ulteriori gaffes.
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