Oggi è la domenica del Battesimo del Signore. E sorge una domanda: ma Gesù aveva bisogno di essere battezzato? Risponde Egli stesso nel Vangelo. L’Antifona anticipa: “Questi è il mio Figlio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento” dice Dio Padre. La preghiera di Colletta esalta la carne, l’aspetto carnale del cristianesimo: “O Padre, il tuo Figlio unigenito si è manifestato nella nostra carne mortale: concedi a noi, che lo abbiamo conosciuto come vero uomo, di essere interiormente rinnovati a sua immagine”.
Nella Prima lettura il profeta Isaia anticipa di settecento anni il Battesimo del Signore: “Così dice il Signore: ‘Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto di cui mi compiaccio. Ho posto il mio spirito su di lui; egli porterà il diritto alle nazioni’”. Il Salmo contraddice la realtà, la realtà presente: “Date al Signore, figli di Dio, date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome, prostratevi al Signore nel suo atrio santo. La voce del Signore è sopra le acque, il Signore sulle grandi acque. La voce del Signore è forza, la voce del Signore è potenza. Tuona il Dio della gloria, nel suo tempio tutti dicono: ‘Gloria!’. Il Signore è seduto sull’oceano del cielo, il Signore siede re per sempre”. Questa signoria del Signore è reale? Guardiamoci intorno. Dov’è la signoria del Signore?
Il Vangelo riguarda l’episodio del battesimo di Gesù da parte di Giovanni il Battista. E se anche non ce lo dicesse il Vangelo, potremmo immaginare: com’è possibile che Gesù venga battezzato dal Battista? Ed è proprio questa l’obiezione di Giovanni. Leggiamo: “In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: ‘Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?’. Ma Gesù gli rispose: ‘Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia’. Allora egli lo lasciò fare”. Perché conviene che adempiamo ogni giustizia. Ecco la spiegazione, che però appare di difficile comprensione. Continua il Vangelo: “Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. Ed ecco una voce dal cielo che diceva: ‘Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento’”. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento; qui è l’identità di Gesù Cristo rivelata dal Padre.
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