Le trivelle non scatenano terremoti
Le trivelle non scatenano terremoti: ad affermarlo è uno studio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), condotto da Thomas Braun. In seguito ad un monitoraggio triennale in Basilicata, lo studio “non ha evidenziato correlazioni tra la sismicità e le deformazioni del suolo con le attività di sfruttamento del sottosuolo nella Val d’Agri”. La ricerca ha monitorato la sismicità, le deformazioni del suolo e le pressioni di poro nell’ambito delle attività di produzione di idrocarburi. Proprio nella realizzazione dello studio, la Val d’Agri è stata dotata di un sistema di monitoraggio geofisico particolarmente avanzato.
I risultati della ricerca collidono però con quanto affermato da alcuni partiti politici. Come evidenzia Il Giornale, è arrivato alla Camera il decreto Aiuti Quater, sul quale Pd e 5stelle stanno facendo ostruzionismo. Sono 180 gli emendamenti presentati per sbloccare le trivellazioni di gas in mare ma i due partiti non sembrano convinti, nonostante lo studio dica il contrario. Nonostante infatti il referendum del 2016 non diete ragione al blocco delle trivelle, del 2019 del governo Conte bloccò nuovamente le estrazioni.
La politica contro le trivelle
Lo studio condotto dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) spiega una volta per tutte che le trivelle non causano terremoti. La stessa Giorgia Meloni, nel discorso di insediamento, ha promesso il ritorno alla produzione del gas italiano, proposta inserita nel decreto “aiuti quater” che vuole aumentare le estrazioni nazionali e offrire alle industrie italiane del del gas ad una fascia stabilita.
Il capogruppo in commissione bilancio del Pd Ubaldo Pagano, uno dei protagonisti del referendum fallimentare del 2016, ha spiegato: “Stiamo presentando una serie di emendamenti in particolare sullo stop alle nuove autorizzazioni, quelle per le estrazioni tra le 9 e le 12 miglia dalla costa. L’impostazione del governo sull’estensione per le trivellazioni fino a 9 miglia dalla costa è in piena controtendenza rispetto agli studi fin qui effettuati: o si sono sbagliati gli scienziati o si tratta dell’ennesima operazione di propaganda che serve a qualche multinazionale”.