C’è un interessante nuovo studio riguardante il Long Covid, secondo cui i sintomi sparirebbero completamente nel giro di un anno dall’infezione. A condurlo, come scrive Fanpage, è stato il KI Research Institute di Kfar Malal, in Israele, che ha appunto analizzato gli effetti del “lungo coronavirus”, quei sintomi persistenti anche per mesi dopo la negativizzazione, solitamente dalle 4 alle 12 settimane dopo. Si tratta senza dubbio di un risultato positivo quello a cui sono giunti i ricercatori israeliani attraverso lo studio pubblicato sul British Medical Journal, che aggiungono che chi soffre di Long Covid dopo la vaccinazione, registra dei sintomi senza dubbio meno gravi rispetto ai non vaccinati.
I ricercatori hanno analizzato i dati raccolti da un’organizzazione sanitaria pubblica israeliana riguardanti ben 2 milioni di pazienti, individuando più di 70 diversi disturbi legati al Long Covid, a cominciare da problemi legati ad olfatto e gusto: a riguardo è emerso che chi aveva contratto il covid aveva 4.59 più possibilità di soffrirne nel breve periodo e quasi 3 volte in un anno.
LONG COVID, STUDIO ISRAELE: I PRINCIPALI DISTURBI ASSOCIATI ALLA LUNGA MALATTIA
Fra i problemi maggiormente rilevati durante il Long Covid vi sono stati quelli legati a concentrazione e memoria (+85% nel breve periodo e +69% nel lungo), ma anche dispnea (+79% e +30%), stanchezza (+78% e +30%) e palpitazioni (+49%, +16%). “Abbiamo osservato – hanno spiegato i ricercatori presentando il lavoro sul giornale britannico – che la maggior parte degli esiti di salute derivanti da un decorso lieve della malattia sono rimasti per diversi mesi ma sono tornati alla normalità entro il primo anno”. Gli autori dello studio hanno poi precisato che il loro lavoro “suggerisce che una malattia lieve non porta a morbilità grave o cronica a lungo termine”.
Infine, sottolineano i ricercatori, “è importante sottolineare che il rischio di dispnea persistente era ridotto nei pazienti vaccinati rispetto alle persone non vaccinate”. La scoperta degli studiosi di Israele pone quindi sotto una nuova luce il Long Covid, e fa sicuramente ben sperare coloro che lo hanno contratto negli ultimi tre anni.