GAGLIARDINI-CORREA, CIFRE DA CAPOGIRO PER LE CASSE DELL’INTER
Erano arrivati entrambi accompagnati da grandi aspettative, un investimento importante e titoloni di giornale. Da una parte l’ipotetico futuro del centrocampo della Nazionale, dall’altra il prediletto del nuovo tecnico pronto a spiccare il volo in una big. Stiamo parlando di Roberto Gagliardini e Joaquin Correa, giocatori tatticamente tanto diversi tra di loro, arrivati a distanza di quattro anni l’uno dall’altro ma con un passato e presente nerazzurro molto simile.
Tanti infortuni, altrettante possibilità e veramente poche conferme. Sono stati due tra gli acquisti più importanti in termini economici negli ultimi anni in casa Inter con Gagliarini arrivato per la modica cifra di 22 milioni e mezzo dall’Atalanta, strappandolo alla feroce concorrenza delle altre big italiane, mentre Correa arrivò su forte segnalazione di Inzaghi, avendolo avuto con sé alla Lazio, depositando 30 milioni nelle casse di Formello.
GAGLIARDINI-CORREA, I NUMERI SPAVENTANO
I dati dei due giocatori messi sempre più sotto esame dai tifosi parlano da soli. Gagliardini, arrivato all’Inter dopo un’ottima parentesi nell’Atalanta di Gasperini, è passato da giocare 1.806 minuti nella stagione 2019/2020 ai 1.229 della stagione successiva, precipitando ulteriormente nelle due annate più recenti con 641 e 207 minuti complessivi in Serie A. Un tracollo che fa capire i tanti problemi fisici avuti dal giocatore bergamasco che a dire il vero, tolto il primo anno, non è mai riuscito a dimostrare il suo valore anche quando era in forma.
Ora il contratto è in scadenza, giugno 2023 si avvicina inesorabilmente e una permanenza in nerazzurro è pura utopia. Discorso diverso per Correa che ha ancora due stagioni oltre a quella attuale di contratto, ma al tempo stesso si fatica ad immaginare un futuro roseo. Fin qui l’ex Lazio ha disputato 59 match con la formazione meneghina di cui solo 21 da titolare con uno score di appena nove reti e cinque assist. Come se non bastasse, come per Gagliardini, anche l’argentino passa ormai più tempo in infermeria che in campo, facendo crollare non solo il suo valore ma anche l’interesse di una possibile altra squadra.