Serafina Strano è una dottoressa che è stata aggredita anni fa, precisamente nel 2017, e che nel contempo è stata violentata sessualmente mentre svolgeva il suo lavoro in Guardia Medica. Oggi il camice bianco è stato intervistato in diretta televisiva su Rai Uno, in occasione di Storie Italiane, per parlare delle continue aggressioni ai medici in corsia: “Sono passati più di 5 anni ma la situazione è uguale, come era prevedibile”.
“Io mi sono ripresa sostanzialmente – ha continuato – lo potete vedere, ora sto meglio, ma ci tengo a sottolineare che è stato solo per la mia grande forza e rabbia, che non è ancora scemata e mi fa tanto male. Quella situazione di abbandono di cui avete parlato e che io denunciai in maniera eclatante, continua ad esserci. La legge è assolutamente inadeguata – ha continuato Serafina Strano – per me è stato un ulteriori schiaffo morale, non tiene conto delle vittime e della loro tutela, ed è una cosa gravissima”.
SERAFINA STRANO: “AVREI VOLUTO MOLLARE TUTTO…”
Serafina Strano continua a lavorare in ospedale: “Avrei voluto mollare tutto – ha spiegato – mi sono sottoposta a 54 anni a sostenere un concorso medico. Oggi sono un dirigente medico ma capite che non tutti possono avere la mia stessa forza”. Serafina Strano fu aggredita da un paziente: “Questo fenomeno della violenza che è generalizzato verso i sanitari ha delle dinamiche e degli scenari diversi. Nel mio caso la violenza l’ho subita sostanzialmente perchè ero da sola, ma le problematiche negli ospedali sono diverse”.
“Per la collega di Udine (riferendosi al caso della dottoressa aggredita negli scorsi giorni ndr), sarebbe potuto andare molto peggio se fosse stata da sola. Comunque si continua a lavorare da soli sostanzialmente in Guardia Medica. Cosi come è non ha motivo di esistere, è un servizio anacronistico e dispendioso, ci dovrebbe essere un cambiamento sostanziale”.