L’attore americano Kevin Spacey, prosciolto lo scorso ottobre dalle accuse di molestie verso Anthony Rapp, si trova in queste ore a Torino per ricevere il premio conferitogli dal locale Museo del Cinema, la Stella della Mole. La notizia, come prevedibile, ha creato non poche polemiche viste le accuse di abusi sessuali nei confronti della star di House of Cards, ma il Museo ha tirato dritto, pronto a conferire comunque il riconoscimento allo stesso artista, che tra l’altro terrà anche una masterclass lunedì prossimo. Tra coloro che hanno deciso di esprimere il proprio dissenso, come riferisce Repubblica, anche Amleta, collettivo di attrici nato “per evidenziare e contrastare il divario e le discriminazioni di genere nel mondo dello spettacolo”.
Ma il Museo ha replicato: “Nessun ripensamento? Neanche per idea, premiamo la vita artistica di Kevin Spacey, siamo il Museo del Cinema, la casa del cinema e di cinema stiamo parlando. Le polemiche sono legittime, ognuno può rappresentare le istanze che crede e non esprimo giudizi ma non mi sposto di un millimetro”, quanto fatto sapere a Repubblica da parte del presidente del Museo del Cinema, Enzo Ghigo, che poi aggiunge sui processi: “Sono culturalmente e politicamente garantista, non a corrente alternata come alcuni”.
KEVIN SPACEY PREMIATO A TORINO: CI SARA’ ANCHE VITTORIO SGARBI
Kevin Spacey ha sempre rimandato al mittente le accuse di violenze sessuali nei suoi confronti, e dopo essere stato scagionato negli Stati Uniti sta ora affrontando un nuovo processo in Gran Bretagna, dove lo stesso si è dichiarato non colpevole dei sette capi d’accusa, leggasi un rapporto sessuale non consensuale, tre episodi di atti osceni e tre di molestie aggressive. A premiare l’attore ci sarà anche un esponente del governo di Giorgia Meloni, precisamente il sottosegretario alla cultura e noto critico d’arte, Vittorio Sgarbi.
Kevin Spacey è arrivato mercoledì a Torino e giovedì è stato avvistato in piazza San Carlo, soffermandosi anche con i turisti e i fan. “Sono certo e convinto – ha aggiunto e concluso Ghigo – che il Museo del Cinema abbia fatto bene a invitarlo, siamo onorati che l’abbia scelto per la prima uscita pubblica e siamo pronti a goderci il due volte premio Oscar. Sono culturalmente e politicamente garantista. Anche quando sono capitate vicende ad avversari politici, di conseguenza in questo caso in cui per un processo è stato assolto mentre nell’altro deve essere giudicato”.