Johnson&Johnson (casa farmaceutica nota anche come J&J) ha ridotto la produzione dei suoi vaccini Covid, a causa del crollo della domanda. Ne dà notizia “The Wall Street Journal”, che sottolinea sulle sue colonne come l’azienda di New Brunswick abbia rescisso gli accordi produttivi con i partner che avevano contribuito alla realizzazione delle dosi di vaccino durante la pandemia, come Catalent e Sanofi. Come se non bastasse, nel mentre, una partnership avviata con Merck, tesa a unire le forze per la produzione delle iniezioni vaccinali e creata su espressa richiesta dei vertici governativi statunitensi, non ha dato i frutti sperati e J&J e Merck si ritrovano ora impegnate in un contenzioso.
Le autorità americane autorizzarono l’uso del vaccino J&J nel febbraio 2021 con grandi speranze, perché si trattava di una dose singola e comportava minori requisiti di conservazione a freddo rispetto ad altre iniezioni. La fornitura iniziale è stata però esigua, il che ha spinto l’azienda e i governi a cercare di aumentare la produzione delle dosi. Tuttavia, il vaccino di Johnson&Johnson non è stato così ampiamente utilizzato come quello di Moderna o di Pfizer/BioNTech: “The Wall Street Journal” indica l’eziologia del suo scarso impiego nei problemi di produzione nel rischio di una rara ma grave condizione di coagulazione del sangue, che ha dissuaso alcuni cittadini dall’utilizzarlo.
J&J, PRODUZIONE VACCINI RIDOTTA E CONTENZIOSO AVVIATO CON MERCK
Per quanto concerne il contenzioso con la Merck, quest’ultima – si legge sul quotidiano sopra menzionato – ha prodotto i vaccini J&J solo in uno dei suoi stabilimenti, mentre non ha realizzato dosi commerciali in un altro stabilimento che prevedeva lo svolgimento di una parte più complessa del processo di produzione. “Stavano cercando di farlo nel miglior modo possibile per soddisfare la domanda globale, ma tutti i piani sono andati in fumo”, ha dichiarato Prashant Yadav, esperto di supply-chain e senior fellow del Center for Global Development, un think tank che si occupa di ridurre la povertà.
La produzione del vaccino Covid di J&J da parte di Merck è stata ritardata perché gli ingredienti del vaccino e i componenti di produzione sarebbero arrivati in ritardo rispetto al previsto e perché si sarebbero manifestati problemi tecnici nell’impianto. “The Wall Street Journal” ha evidenziato che i componenti sono arrivati in parte in ritardo perché il governo statunitense ha smesso di dare priorità agli ordini di J&J nell’ambito del Defense Production Act. Così. nell’ottobre 2022 J&J ha presentato una richiesta di arbitrato contro Merck, in relazione alla partnership tra le due aziende nel settore dei vaccini, e Merck, a sua volta, ha presentato una risposta alla richiesta di arbitrato di J&J e le proprie controdeduzioni. Ora Merck attende di presentare la propria posizione al collegio arbitrale.