Tanti i temi trattati da Matteo Piantedosi nell’intervista a Zona Bianca. Il ministro dell’Interno ha impresso una svolta al Viminale in uno dei momenti più delicati su vari fronti. A partire dalle dimostrazioni degli eco-vandali, con assalti a opere d’arte e blitz per sensibilizzare a proposito della questione ambientale. Ebbene, le autorità sono al lavoro per inasprire le norme nei confronti di chi deturpa opere d’arte ed edifici.
“Non sempre sanzione penale riesce a essere il giusto elemento di deterrenza per episodi del genere”, l’analisi di Matteo Piantedosi ai microfoni di Giuseppe Brindisi. L’ultimo caso è avvenuto a Milano, con alcuni giovani che hanno imbrattato la scultura di Maurizio Cattelan davanti al Palazzo della Borsa: “Abbiamo un tavolo aperto con il ministro Nordio e i tecnici per una riflessione sulla necessità di interventi normativi che, sia dal punto vista degli strumenti penali che di sicurezza, possano in qualche modo tenere conto di queste situazioni, che ultimamente si sono affacciate nella nostra realtà. Sarà quello il luogo dove faremo le giuste considerazioni”.
IL PUNTO DI MATTEO PIANTEDOSI
Nel corso dell’intervista, Matteo Piantedosi si è soffermato anche sullo stop di due mesi alle trasferte di tifosi di Roma e Napoli dopo gli scontri avvenuti sulla A1: “E’ un provvedimento adottato per motivi di ordine pubblico. I fatti sono stati sotto gli occhi di tutti e di estrema gravità, bisognava dare un segnale”. E non si tratta dell’unico provvedimento che verrà adottato, ha aggiunto: “Sono in corso indagini della Polizia per individuare i responsabili specifici di quei fatti”.
Altra problematica da non sottovalutare è l’aumento di aggressioni nei confronti di medici e infermieri dei grandi poli ospedalieri. Matteo Piantedosi ha ricordato che con il tempo i presidi di polizia nei pressi degli ospedali sono stati dimessi o comunque depotenziati, ora è in programma un progressivo piano di potenziamento. Per quanto concerne la movida, invece, verranno adottate strategie di intervento simili a quelle nelle stazioni: “Presenze non fisse che prevedono un elevato dispiego di uomini delle forze dell’ordine ma periodici, ripetuti sistematici e frequenti servizi che possano passare in maniera più capillare al setaccio quelle zone e intercettare i fenomeni negativi che tanto danno fastidio alle persone”.