L’IMU, la tassa municipale che viene pagata solitamente sulle seconde case, è tra le imposte più odiate dagli italiani. Saranno quindi felici di sapere alcuni contribuenti che sono previste importanti novità. Si parla infatti della possibilità di ricevere rimborsi di parte di quanto versato negli anni. Il periodo di riferimento per poter godere della restituzione riguarda i pagamenti effettuati negli ultimi 5 anni fino al 2017, con riferimento a coniugi o uniti civilmente.
Cosa cambia per i coniugi? Coloro che hanno due abitazioni, adibite a prima casa, nello stesso comune di residenza o in comuni diversi, potranno godere della doppia esenzione. Il requisito fondamentale è costituito dalla residenza anagrafica o dalla dimora abituale, per evidenziare la necessaria stabilità abitativa per poter godere dei rimborsi. La restituzione varrà solo nel caso l’IMU sia stata pagata due volte nel periodo di riferimento, con effetto retroattivo fino al 2017. Questa possibilità è stata resa possibile grazie ad una recente decisione della Corte di Cassazione.
Come richiedere il rimborso dell’IMU
Nonostante quanto stabilito dalla Cassazione il pagamento dei rimborsi non avverrà in maniera automatica. Saranno quindi i diretti interessati, se dovessero rientrare nei requisiti suindicati, a dover presentare apposita richiesta. Questo perché l’onere della prova è a carico del contribuente, che dovrà allegare tutta la documentazione comprovante i pagamenti dell’imposta non dovuti. Confedilizia ha predisposto apposito modello da inviare per richiedere la restituzione degli importi pagati di IMU per i quali scatta il diritto al rimborso delle somme in eccesso.
Ogni sede territoriale ha creato specifici sportelli dedicati agli utenti per fornire informazioni e assistenza a tutti gli interessati. Chi infatti non volesse procedere in autonomia potrà avvalersi del servizio di confedilizia. Qualora poi la richiesta non dovesse essere accolta, i contribuenti potranno anche seguire la via giudiziaria, proponendo ricorso al giudice tributario competente. I vari comuni in ogni caso , in previsione delle possibili perdite che potranno subìre a seguito dei rimborsi, procederanno con accertamenti volti ad evitare richieste prive di fondamento.