Si torna a parlare di Qatargate. Ma stavolta a farlo non sono solo i media ma la stessa presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in occasione della plenaria tenutasi oggi a Strasburgo. Nel discorso ha voluto fare alcune riflessioni sottolineando l’importanza dell’operato dei parlamentari Ue di fronte ai cittadini, alla luce dell’importante funzione dagli stessi ricoperta.
Metsola ha voluto annunciare una stretta sugli abusi che si sono perpetrati nello scandalo di corruzione legato al Qatar e al Marocco. “Inizieremo con misure che possiamo attuare rapidamente avviando il processo di riforma a più lungo termine. (…) Come punto di partenza, esamineremo come possiamo attuare una politica di porte girevoli, come possiamo garantire maggiore trasparenza. Di come possiamo migliorare la responsabilità e i controlli dei rappresentanti di interessi, di come possiamo controllare meglio chi ha accesso ai nostri locali. Chiederemo maggiore trasparenza anche nei confronti di coloro che rappresentano gli interessi dei paesi terzi e degli ex membri “ Queste le parole del capo del Parlamento europeo.
Ristabilire la credibilità del Parlamento europeo nelle intenzioni di Metsola
Ciò che preme a Roberta Metsola è ristabilire la credibilità di un’istituzione che dovrebbe fondarsi sulla democrazia, sull’indipendenza e sulla fiducia quale è il Parlamento europeo. Non sono mancate critiche però negli ultimi tempi rivolte proprio alla presidente, fondate sull’adozione di misure considerate non sufficienti per ripristinare l’integrità e la responsabilità in seno al Parlamento UE.
Tra gli scettici Alberto Alemanno, professore di diritto dell’UE presso la business school francese HEC, il quale ha sottolineato la scarsa serietà delle misure messe in atto, che potrebbero non apportare cambiamenti significativi nel modus operandi europeo. Negli anni infatti non era nemmeno riuscita a decollare l’idea della Commissione Europea di costituire un’autorità europea ad hoc per garantire la trasparenza in tutte le istituzioni dell’Unione europea.
Poche speranze dunque vengono riposte in un cambiamento di rotta che possa davvero mettere fine a scandali di corruzione e riciclaggio di denaro come il il Qatargate.