Il servizio de Le Iene sullo scandalo in Vaticano che coinvolge il Cardinale Angelo Becciu tira in ballo inevitabilmente anche Francesca Immacolata Chaouqui. Nel corso del processo, infatti, c’è stato un colpo di scena. Dietro il memoriale con cui Perlasca accusa Becciu ci sarebbe proprio la lobbista, condannata per il Vatileaks. Monsignor Perlasca, tramite l’amica Genoveffa Ciferri (ex collaboratrice dei servizi segreti) era convinto di consultarsi con un magistrato in pensione che collaborava con gli inquirenti del Vaticano, in realtà comunicava con Chaouqui. Il testimone ha subito pressioni dalla lobbista? «Non ho fatto nessuna manovra. Ho dato solo un consigli», la replica di Chaouqui tramite Le Iene dopo che vengono mostrati alcuni documenti esclusivi relativi alle loro comunicazioni, da cui emerge ad esempio che non voleva emergere a livello processuale. «Dov’è l’ingerenza indebita? Il Papa ha ricevuto gli audio che ha prodotto Perlasca e questo è passato al tribunale», ha aggiunto.
«Ho vinto io, assolutamente. Tutto quello che ho detto si è avverato. Ora sta vivendo l’inferno, penso che quello che sta vivendo è l’inferno», ha proseguito in un altro passaggio dell’intervista. C’è stata però poi una lettera con la quale chiedeva l’intercessione di Becciu per essere riabilitata. «Voleva da parte mia un’ammissione di colpa e una richiesta di deporre le armi», ha spiegato lei. Intanto la lobbista calabrese è convinta di aver sovvertito il destino di Becciu: «Se io non fossi stata nominata in Cosea, probabilmente sarebbe diventato papa, nel prossimo conclave diventava papa». Quando il Cardinale Angelo Becciu lo ha saputo ha semplicemente commentato: «Ma chi ci pensa a diventare papa? Chi lo desidera?».
CARD. BECCIU “FALSE ACCUSE CONTRO DI ME”
Al centro del processo in Vaticano per lo scandalo dell’acquisto del palazzo di Londra, il Cardinale Angelo Becciu ne parla per la prima volta in tv. Lo fa in esclusiva a Le Iene, usando parole nette in merito alle accuse di essersi arricchito con i suoi familiari con i fondi della Segretarie di Stato vaticana, invece sul rapporto con Papa Francesco va in difficoltà, anche se cerca di assicurare che c’è un legame con Bergoglio. «Io non ho mai usato i denari per i miei famigliari, anzi. E poi, se volete andate lì e intervistate il vescovo e lui vi dirà come quei soldi sono e saranno utilizzati… in una casa che devono costruire per la carità, ma ai familiari no». Becciu precisa ai microfoni di Antonino Monteleone di aver fatto un prestito di soldi personali, lasciandone metà a loro.
«Ho fatto centomila per l’opera, che stanno facendo per gli emigranti, per i disoccupati, di ragazze con problemi sociali. Quindi è falso». Poi il rapporto col Pontefice e la vicenda della telefonata registrata: il Cardinale Angelo Becciu ribadisce di aver già chiarito la questione con Papa Francesco. «Mi ha capito e tutto finisce lì». C’è però la frase con cui dice che il Papa lo vuole morto, emerse dalle chat in famiglia, su cui esprime una versione interpretativa differente. «No, questo ve lo dico, per noi c’è una prova, è sempre una morte. Ma per poter resuscitare. Il Papa alla fine mi vuole bene. Abbiamo un rapporto speciale. Di tanto in tanto vado, parliamo, e… con la morte di Papa Benedetto».
“PAPA FRANCESCO? BEL RAPPORTO”
A proposito di Papa Francesco, il Cardinale Angelo Becciu a Le Iene aggiunge che «questo è il Papa della Chiesa e noi dobbiamo amare questo Papa. Non possiamo sognare un Papa del futuro o rimpiangere chi c’era prima. Per dire che il rapporto con il Papa è bello». D’altra parte, ammette di aver pensato di aver perso la fiducia del Pontefice. «Beh, è chiaro. Non è facile sentirsi dire dal Papa ci sono queste accuse nei tuoi confronti. Però io l’ho presa come un figlio che si vede non capito dal proprio padre e viene mandato via dalla propria casa ma che non perde la speranza che il padre prima o poi capisca che ci sono state delle accuse false e che lo riabbracci». Gelido invece l’atteggiamento quando si parla di Cecilia Marogna, anche lei imputata nel processo riguardo le accuse sui soldi per il pagamento di un riscatto per la liberazione di una suora colombiana. «Ho già trattato di questo nel processo, ed è un argomento molto delicato. E quello non lo voglio toccare per niente. Lì c’è una materia di segreto e non doveva essere per niente toccato». C’è poi la vicenda degli audio di monsignor Perlasca. «Non c’è niente di vero», afferma Becciu riguardo l’ipotesi che Perlasca sia stato usato. C’è poi un commento riguardo Francesca Immacolata Chaouqui, ex componente della Commissione Cosea, su cui Becciu dichiara: «Mi si tocca un tasto doloroso. Sto venendo proprio ora dalla chiesa, ero lì a confessare. Dobbiamo avere sempre un cuore misericordioso, io, questa signora, io ho pietà di lei. Misericordia».
SCANDALO IN VATICANO, I DOCUMENTI ESCLUSIVI
Ma nella puntata di oggi de Le Iene verranno anche mostrati alcuni documenti esclusivi sullo scandalo in Vaticano. Il primo è una lettera del 30 ottobre 2017, mandata al Cardinale Angelo Becciu e per conoscenza a Domenico Giani, che all’epoca era comandante della Gendarmeria Vaticana, ed è firmata da Francesca Immacolata Chaoqui. Il secondo documento è un messaggio di Chaoqui trasmesso a maggio 2020 a Monsignor Alberto Perlasca, testimone dell’accusa nel processo celebrato in Vaticano, tra gli altri, contro il Cardinale Becciu.