Uno degli effetti del decreto Milleproroghe è la possibilità di preparare i documenti per ottenere il patent box, vale a dire il regime agevolato relativamente ai beni immateriali e destinato alle imprese innovative. Si tratta di una novità in tema di sostegno fiscale alle imprese innovative e digitali.
Il regime agevolato patent box risulta conveniente soprattutto per le imprese che hanno appena iniziato: le startup, le attività che sono prevalentemente digitali e quindi necessitano dell’utilizzo di software, disegni, modelli, brevetti industriali, formule e altri processi e informazioni legate al campo industriale, scientifico da tutelare legalmente.
Patent box: come accedere al regime agevolato e quando scade la proroga
Il patent box è quindi un regime agevolato relativo ai beni immateriali che consente di ottenere una parziale esenzione tributaria per tutti i redditi che provengono dall’utilizzo diretto e indiretto di determinati beni immateriali.
Naturalmente non basta semplicemente avere un marchio per poter usufruire del patent box, ma è necessario che si tratti di un’azienda innovativa e che necessita al contempo anche di strumentazione, software ed altre tipologie di beni immateriali per poter generare il fatturato. L’esenzione nel 2021 era prevista al 50% poi è stata maggiorata fino al 90% e poi è aumentata con una super deduzione fiscale fino al 110%, che ha sostituito il concetto del vecchio patent box.
La normativa ha previsto altri sei mesi per predisporre la documentazione per usufruire della nuova agevolazione Patent Box relativa ai beni immateriali. La proroga però interessa l’apposizione della firma digitale con marca temporale: questa infatti può essere posta entro sei mesi dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta di una delle novità più importanti delle modifiche al provvedimento del 15 febbraio 2022 pubblicato dall’Agenzia delle entrate in consultazione fino al prossimo 3 febbraio prossimo, insieme alla bozza di circolare, al fine di raccogliere osservazioni e proposte di modifica o integrazione.
Patent box: chi può accedere al regime agevolato
Per poter presentare domanda e accedere al regime agevolato con Patent Box, oltre a rientrare tra le categorie aziendali accettate e che usufruiscono dei beni immateriali idonei, è necessario realizzare e inviare tempestivamente una serie di documenti realizzati con precisione.
Nel caso in cui un’azienda acceda al regime Patent Box in modo diretto o indiretto ci sono alcune differenze:
- in caso di uso diretto, con redditi che provengono dall’uso da parte del beneficiario stesso, è previsto un accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate, detto c.d. “ruling obbligatorio”;
- l’uso indiretto prevede redditi che provengono dalla concessione in uso del bene; in questo caso il contribuente può accedere tramite ruling in modo facoltativo o con procedura di autoliquidazione che prevede la presentazione di una documentazione che ne attesti la spettanza, quindi il rientro nel regime agevolato per diritto.
Patent box: come compilare la domanda
Per una buona stesura del fascicolo documentale è consigliabile rivolgersi a degli esperti del settore, in quanto richiede una buona conoscenza delle normative giuridiche e tecniche. La documentazione idonea per richiedere l’accesso a Patent Box deve essere composta da due sezioni, A e B.
La sezione A, contenente le voci:
- struttura partecipativa dell’impresa
- tipologia di impresa: associate ed eventi straordinari come riorganizzazione, acquisizioni e
- dismissioni aziendali;
- operazioni con imprese associate;
- modello organizzativo dell’impresa;
- mercato di riferimento e principali fattori di
- competitività;
- illustrazione della catena di valore dell’impresa;
- rischi, funzioni e beni dell’impresa;
- beni immateriali;
- attività di ricerca e sviluppo;
- plusvalenze da cessione di bene immateriale agevolabile;
- somme ottenute a titolo di risarcimento o di restituzione dell’utile.
Mentre la sezione B sarà così composta:
- Informazioni sintetizzate sulla determinazione del reddito agevolabile;
- valutazioni riferibili ai beni immateriali oggetto di agevolazione;
- Metodo adottato per il calcolo del reddito agevolabile tra CUP, RPSM o altri metodi.