«Il tempo è galantuomo» afferma la Lega dopo la richiesta di archiviazione della procura di Milano dell’inchiesta per la vicenda dei fondi dalla Russia. Ma il segno resta, come nel caso dell’inchiesta sui 49 milioni di finanziamenti illeciti non trovati dagli inquirenti. Per il Carroccio in entrambi i casi c’è stato non solo un danno reputazione, ma anche contabile. Non si allontanano solo voti, ma pure finanziatori.
Un danno tutt’altro che irrilevante. Lo spiega chiaramente Giulio Centemero, deputato e tesoriere della Lega. Nell’intervista rilasciata a Libero spiega che la notizia è stata accolta «con la sicurezza di chi sapeva che non avevamo né cercato né ricevuto finanziamenti dall’estero, tantomeno dalla Russia».
Dunque, la richiesta di archiviazione «è la pietra tombale su una speculazione infondata che andava avanti da anni». Infondata e dannosa. Dal 2013 infatti i partiti possono finanziarsi in due modi: con erogazioni liberali di privati e con il due per mille quando si compila la dichiarazione dei redditi.
«Il problema è che se tu vieni coinvolto in tutte queste inchieste la gente si spaventa, non vuole esporsi e non ti da più soldi, anche solo per la paura di essere coinvolta in altre inchieste», dichiara Giulio Centemero. Lo stesso vale per il due per mille. «Senza contare che poi a furia di dipingerti come un delinquente non è che guadagni voti… E poi tutto questo provoca un grave danno non solo contabile, ma anche di carattere democratico». Dunque, scappano i donatori e gli elettori. «C’è anche una rigidità gestionale che ti penalizza rispetto a tutti gli altri partiti…».
“LEGA LIMITATA NELLA SUA CAPACITÀ DI FARE POLITICA”
Giulio Centemero a Libero racconta che in alcuni casi è stata rifiutata anche l’apertura di un normale conto corrente. «Ciò fa sì che la Lega in questi anni sia stata limitata nella sua capacità di fare una normale attività politica, perché senza un fido che campagna elettorale puoi fare?». In qualità di tesoriere, il deputato della Lega ha fatto i conti riguardo quanto ha perso il Carroccio in questi anni. «Bilanci alla mano, diciamo che abbiamo perso oltre mezzo milione di contributi all’anno a partire dal 2016 o 2017. I conti sono presto fatti».
Dunque, si parla di 3,5-4 milioni di euro persi in sette anni. «Per non parlare delle grane che ho avuto io personalmente in quanto tesoriere. Non ho nemmeno potuto ricontrattare il mutuo sulla prima casa…». Anni turbolenti per la Lega, vissuti «con grande stress», ma anche con la consapevolezza «che per poterti difendere da queste accuse hai impiegato tempo che invece avresti potuto usare per la normale attività politica». Ma c’è un altro fatto da tener presente. «Nonostante assoluzioni o archiviazioni, per la gente resterai sempre il partito dei 49 milioni o quello dei fondi arrivati dalla Russia…».