Il tetto massimo del debito negli Usa è stato raggiunto oggi, 19 gennaio 2023, ed è pari a 31.400 miliardi di dollari. Lo aveva già annunciato nelle scorse ore il Segretario al Tesoro, Janet Yellen. Le cause sarebbero da rintracciare soprattutto nei mancati interventi sulle spese pubbliche, il cui uso incontrollato non avrebbe fatto altro che far salire il debito stesso.
A questo punto saranno necessarie misure straordinarie per poter evitare il default degli Stati Uniti. I tempi sono piuttosto ristretti. I vari partiti dovranno trovare entro 5 mesi, in seno al Congresso, un accordo per alzare o sospendere il limite del debito. In caso di mancata adozione di provvedimenti utili non sarà più possibile correre ai ripari e le conseguenze si riverseranno sull’economia statunitense, sugli americani ma anche sulla stabilità finanziaria mondiale. Gli interventi dovranno inoltre essere volti ad un convinto cambio di rotta nella politica fiscale, come hanno evidenziato Leonard Burman e William Gale dell’Urban-Brookings Tax Policy Center.
Debito USA, raggiunto tetto massimo: scontri tra democratici e repubblicani, come influiranno?
Nonostante la gravità della situazione e la necessaria tempestività d’intervento dopo che è stato raggiunto il tetto massimo del debito negli Usa, continuano gli scontri tra democratici e repubblicani, che denotano un’importante crisi nel Congresso. Le posizioni si dividono tra chi vorrebbe aumentare il sostegno fiscale, seppure sembrerebbe la soluzione più improbabile, e chi invece vorrebbe puntare al taglio della spesa pubblica, principale responsabile del crescente debito.
Gli attriti all’interno del Congresso potrebbero mettere in crisi l’economia, qualora non si riuscisse a trovare una soluzione concorde nel minore tempo possibile. Il rischio di default non dovrebbe comunque essere così imminente secondo il capo economista Goldman, che ritiene che il reale pericolo possa sopraggiungere a partire dalla seconda metà del 2023. Questo margine di tempo è plausibile in virtù degli interventi ancora a disposizione da parte del Tesoro statunitense, quali l’utilizzo del saldo di cassa del Tesoro esistente e i finanziamenti provenienti dal pagamento delle tasse.