RIFORMA PENSIONI, LE RICHIESTE DI CONFCOMMERCIO
Nell’incontro tra Governo e parti sociali sulla riforma delle pensioni, Confcommercio, come spiega la vicepresidente Donatella Prampolini, “ha chiesto due cose molto concrete: la prima è una vera e propria riforma perché sono circa trent’anni che ogni anno si mette un pezzettino ma non si fa un avere propria riforma e la seconda appunto di arrivare a dare una certezza delle norme perché le persone hanno il diritto di programmarsi la vita”. Confcommercio si è anche espressa a favore di “una rivisitazione di quelle che sono state le modifiche” a Opzione donna, su cui peraltro il Governo ha detto di voler intervenire proprio per rivedere la misura così come prevista dalla Legge di bilancio approvata a fine anno.
LA POSIZIONE DI CONFARTIGIANATO
All’incontro ha preso parte anche Confartigianato, che, come riporta Ansa, ritiene necessario “garantire la sostenibilità del sistema, la certezza delle norme a medio-lungo termine anche per consentire alle imprese una adeguata programmazione nel ricambio del personale, l’effettiva separazione fra previdenza e assistenza, equità di trattamento fra lavoratori dipendenti ed autonomi, in particolare sull’aspetto dei lavori gravosi e usuranti. Per la confederazione dell’artigianato e delle Pmi servono interventi per aumentare i contribuenti attivi anche con più corretti inquadramenti previdenziali. Infine, Confartigianato ha condiviso la necessità dell’avvio di uno specifico tavolo dedicato alla previdenza complementare, auspicando che vengano finalmente riconosciute norme agevolative per le micro e piccole imprese”.
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