Aumento di stipendio per colf, badanti e babysitter, a quanto ammonterà e di quanto inciderà sul bilancio delle famiglie italiane? Ne hanno parlato nel corso di Unomattina, in onda su Rai 1, Enzo De Fusco, consulente del lavoro, e Paola Mandarini di Assindatcolf. “La regola delle rivalutazioni delle retribuzioni del lavoro domestico è stabilita dal contratto collettivo, si prende il tasso di inflazione registrato il 30 novembre di ogni anno – lo scorso era fissato all’11,50% – e si riconosce l’80%, quindi viene il 9,2% sulle retribuzioni precedenti ed è stata determinata questa stangata” illustra De Fusco, spiegando l’aumento che in cifre concrete si traduce in circa 4,30€ al giorno.
Nel 2022 spesa media annua per colf e badanti è stata di 17.177€, nel 2023 si ipotizza una spesa complessiva di 18.765€, con un aumento di 1.575€ annuo. “L’assistente familiare, la badante non è un lusso, è un’esigenza perché la famiglia ha bisogno di un supporto nell’assistenza di persone anziane e di quelle più fragili – sottolinea Paola Mandarini – La nostra preoccupazione è che possa aumentare il lavoro irregolare, perché questo aumento complessivo tiene conto non solo dell’aumento degli stipendi ma anche di quello dei contributi”. Su questo aspetto conferma che “ancora non sono usciti i valori annuali del 2023, ma anche quelli saranno soggetti a rivalutazione. Quindi temiamo un aumento del lavoro nero o del lavoro grigio, cioè la dichiarazione di un minore orario di lavoro” delle colf e delle badanti.
Stipendio colf e badanti in aumento, cosa rischia chi fa lavorare in nero
Aumento di stipendio per colf, badanti e babysitter, se una famiglia ha assunto una badante non in regola il regime sanzionatorio è “pesantissimo, solo per avere una lavoratrice o un lavoratore in nero c’è un sanzione fino a 12.000€ e di 150€ per ogni giorno di utilizzo del lavoro nero – spiega Enzo De Fusco a Unomattina – a cui bisogna aggiungere che se viene scovato un lavoratore in nero bisogna pagare i contributi con una sanzione di evasione contributiva del 60%. Se questa lavoratrice non è in regola con il permesso di soggiorno scatta il penale, con una sanzione di ulteriori 5.000€”. Nel 2021, i lavoratori domestici sono stati stimati in 43% regolari e 57% irregolari.
Per far fronte agli aumenti degli stipendi di colf e badanti, De Fusco ipotizza di “rimodulare al ribasso il numero delle ore, mettendosi d’accordo con il lavoratore, contenendo così l’aumento dovuto dalla rivalutazione”. Mentre Paola Mandarini spiega che “bisogna comunicare l’assunzione all’Inps entro 24 ore dall’inizio del lavoro. Se è una badante convivente va comunicato anche entro 48 la sua ospitalità all’Autorità di pubblica sicurezza. Poi c’è la lettera di assunzione con esplicitata la retribuzione e le modalità di pagamento”.