Il bonus cultura 2023 ha subito dei periodi molto bui. Infatti c’è stato qualcuno che aveva anche ipotizzato di volerlo eliminare. Si tratta del contributo economico di 500 euro destinato a tutti coloro che compiono 18 anni. In realtà la misura è rimasta in vigore ma potrà essere richiesta fino ad una certa data. Ecco a chi è destinato ed entro quando è possibile inoltrare la domanda.
Bonus cultura 2023: entro quando è possibile inoltrare la domanda e chi può farlo
Il governo Meloni ha comunque introdotto delle modifiche al bonus cultura 2023 che però riguarderanno soltanto coloro che sono nati dall’anno 2005 in poi, quindi tutti i giovani del 2004 potranno ancora usufruire della precedente versione della misura. La domanda in questo caso andrà inoltrata entro il 31 gennaio 2023 per tutti coloro che entro l’anno 2022 hanno compiuto 18 anni il contributo quindi è ancora attivo per tutti i nati fino al 2004. Lo stabilisce il decreto 184 del 27 settembre 2022.
Per quanto concerne invece i nati del 2003, la domanda andava presentata entro il 31 agosto del 2022. Chi lo ha ottenuto, avrà tempo di spenderlo entro il 28 febbraio 2023. Ovviamente chi è riuscito ad ottenere il bonus cultura 2023 per i 18enni nati nel 2003, potrà spenderlo attraverso l’applicazione 18app entro il 28 febbraio dell’anno prossimo.
Bonus cultura 2023: cosa succede per coloro che sono nati nel 2005
Il bonus cultura dal 2024 sarà sostituito da due differenti carte, parliamo di:
- carta della cultura giovani o CartaG, limitato a chi ha una famiglia con amici fino a 35.000;
- poi abbiamo la carta del merito che andrà a chi si è diplomato con 100 centesimi senza limiti di ISEE.
- E poi chi ha compiuto 18 anni e possiede entrambi i requisiti potrà avere il bonus raddoppiato.
Purtroppo chi il diploma a 19 anni non potrà avere entrambi i requisiti. Le carte entreranno in vigore a partire dal 2024 per tutti i nati nel 2005 che avranno un valore di 500 euro ciascuno. Le risorse essenziali per il bonus cultura 2023 sono state diminuite di 40 milioni di euro, così passano da 230 a 190 milioni di euro.