Il Governo prepara la lotta al fumo
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha spiegato che il costo annuale delle cure per i tumori da fumo “è circa il doppio di quanto incassiamo dalle accise sul tabacco, 14,40 miliardi nel 2021″. Citando il dato della Fondazione Veronesi nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il politico ha spiegato che il Governo sta lavorando per capire come inasprire il divieto di fumo, anche all’aperto. “Stiamo verificando quale sia lo strumento più idoneo per inasprire i divieti, anche all’aperto. Aspetto di raccogliere evidenze certe sui danni causati da sigarette elettroniche e prodotti senza combustione” ha spiegato Schillaci.
Per il ministro della Salute, è “inutile mettere più soldi nel fondo sanitario nazionale, e il mio Governo lo ha fatto, se poi i malati colpiti da grandi patologie aumentano e con loro i costi delle cure. Stanno arrivando farmaci oncologici prodigiosi ai quali non possiamo certo rinunciare”.
“Il consumo di sigarette senza fumo sta aumentando”
Orazio Schillaci ha spiegato che ci sarà una stretta non solo su sigarette e tabacco ma anche sugli altri tipi di dispositivi per il fumo. Al Corriere della Sera, il politico ha spiegato che la decisione del Governo arriverà “perché aumenta in modo esponenziale il consumo di sigarette senza fumo tra gli adolescenti che comunque contengono nicotina e generano dipendenza. Non è dimostrato che siano meno nocive, a differenza di quanto si fa credere”.
Nel corso dell’intervista, il ministro della Salute ha parlato anche della fine del mandato come direttore generale dell’agenzia del farmaco Aifa di Nicola Magrini: “Sarà la dottoressa Annarosa Marra, il funzionario con maggiore anzianità, già responsabile del servizio di farmacovigilanza, a governare l’ente in via temporanea fino a quando sarà pronto il nuovo regolamento che ridisegna l’organismo. Contiamo di farlo in 2-3 mesi. Il nuovo assetto assicurerà maggiore efficienza e rapidità dell’approvazione dei medicinali. Alla presidenza del Consiglio di amministrazione resta il virologo Giorgio Palù”.