30 persone sono state raggiunte da altrettante misure cautelari in queste ore in quel di Foggia, accusate di presunti abusi e violenze sui pazienti psichiatrici ricoverati presso la struttura sanitaria Don Uva. Come si legge sul sito FoggiaToday, i carabinieri del Comando provinciale di Foggia e del Gruppo Tutela della Salute di Napoli hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 30 persone, tutte accusate dei reati di maltrattamenti aggravati, sequestro di persona, violenza sessuale, favoreggiamento personale ed altro. Delle 30 misure, sette riguardano l’arresto in carcere, 8 i domiciliari, mentre altri 13 il divieto di dimora con contestuale divieto di avvicinamento e infine 2 divieti di dimora.
A condurre le indagini è stata la Procura di Foggia, inchiesta portata avanti dai militari del Nucleo Investigativo di Foggia e del Nas del capoluogo, ed è durata più di 6 mesi, essendo scattata durante l’estate del 2022. Per arrivare elle 30 misure cautelari gli investigatori hanno accertato numerosi episodi di violenze ed abusi ai danni in totale di ben 25 persone tutte ricoverate presso la struttura sociosanitaria-riabilitativa Don Uva e tutte in condizioni di incapacità e/o di inferiorità fisica o psichica, donne di età compresa fra i 40 e i 60 anni.
FOGGIA, ARRESTI AL DON UVA: POSIZIONE DEGLI INQUIRENTI AL VAGLIO
Una volta raccolti gli elementi provanti, la Procura ha richiesto al Gip di Foggia l’emissione delle misure cautelari a carico degli indagati, che nei prossimi giorni, così come sottolineato da FoggiaToday, verranno sottoposti ad interrogatorio di garanzia.
In concomitanza con l’emissione delle misure cautelari nei confronti dei 30 indagati, le forze dell’ordine hanno eseguito una perquisizione negli uffici e nei locali della struttura sanitaria oggetto delle indagini. Ovviamente si ricorda che le 30 persone coinvolte non possono ritenersi colpevoli sino ad una sentenza definitiva di condanna: al momento la loro posizione è al vaglio delle autorità che si esprimerà nei prossimi giorni.