Ex FBI Mcgonigal, lavoro con l’oligarca russo Deripaska?
Charles McGonigal, ex alto funzionario dell’FBI, è stato accusato di aver lavorato per l’oligarca russo sanzionato Oleg Deripaska. Quest’ultimo è tra i colpiti dalle sanzioni americane ma proprio con l’aiuto dell’ex agente dell’FBI sarebbe riuscito ad aggirarle McConigal, ex responsabile dell’antiterrorismo dell’ufficio dell’FBI di New York, è stato fermato all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy sabato scorso, mentre rientrava da un viaggio in Sri Lanka. Insieme a McGonigal è stato arrestato anche l’ex diplomatico russo, cittadino americano, Sergey Shestakov.
I due avrebbero lavorato per cercare di rimuovere le sanzioni imposte a Deripaska, miliardario russo e cliente di Paul Manafort, l’ex manager della campagna di Donald Trump. McGonigal e Shestakov rischiano oltre 80 anni di reclusione ciascuno, avendo aggirato le sanzioni statunitensi. Nel 2021, secondo le autorità statunitensi, “hanno cospirato per fornire servizi a Deripaska in violazione delle sanzioni imposte nel 2018” al miliardario.
McGonigal accusato con Shestakov
Nell’inchiesta delle autorità statunitensi si legge che “dopo aver negoziato con un agente di Deripaska, McGonigal e Shestakov si sono detti d’accordo sul fatto di svolgere indagini su un rivale russo” dell’oligarca. Tutto ciò, in cambio di pagamenti. I due non hanno mai nominato direttamente il miliardario nelle loro comunicazioni. McGonigal, secondo l’accusa, avrebbe ricevuto 225.000 dollari da un agente dell’intelligence albanese che vive in New Jersey.
L’ex agente dell’FBI ha affermato di non essere colpevole. “Charles ha servito gli Stati Uniti per decenni, ci batteremo davanti alla Corte”, ha affermato il suo avvocato Seth DuCharme. Grande trambusto anche tra gli ex colleghi, che hanno sempre stimato McGonigal per il suo impegno nella causa statunitensi. Dopo l’addio all’FBI nel settembre 2018, all’età di 55 anni, McGonigal è entrato nel mirino dalla corte federale di Manhattan con l’accusa di riciclaggio di denaro, violazione delle sanzioni statunitensi e altri capi d’accusa derivanti dai suoi presunti legami con Deripaska, alleato del presidente russo Vladimir Putin. Proprio per il suo lavoro all’FBI McGonigal era stato incaricato di indagare su Deripaska.