L’ex questore Calogero Germanà, scampato a un attentato ordinato da Totò Riina (un’auto tentò di mandarlo fuori strada, alla guida c’era Matteo Messina Denaro), è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio di martedì 24 gennaio 2023.
Quello in cui si salvò, per Calogero Germanà e per la sua famiglia “fu un giorno memorabile, per me e per la mia famiglia. Non pensavo di essere nel mirino della mafia, nel mirino di due armi, un fucile e un kalashnikov. Conducevo una vita normale e ordinaria. Quel giorno stavo recandomi a casa di mio suocero e, tralasciando l’evoluzione dell’agguato, quando mi spararono pensavo di essere una cosa sola fra cielo e terra. In quel momento non ho pensato alla paura, ho solo reagito cercando di salvarmi. Non ho qualità da superpoliziotto. Mia mamma mi ha abituato un po’ alla preghiera e non mi vergogno di dire che in quel momento ho detto: ‘Madonna mia, mi vogliono ammazzare! Aiutami!'”.
CALOGERO GERMANÀ: “SOLO L’AMORE POTREBBE INDURRE MATTEO MESSINA DENARO A PARLARE”
Nel prosieguo delle sue dichiarazioni a “Oggi è un altro giorno”, Calogero Germanà ha rivelato: “Prima hanno sparato con un fucile a pallettoni, colpendomi di striscio alla testa, poi col kalashnikov hanno esploso un colpo singolo. Infine, nell’ultima fase hanno aperto il fuoco a raffica. Io non mi sono tuffato in acqua, ho fatto un tragitto sul bagnasciuga e, quando sono tornati, mi sono inginocchiato per evitare i colpi”.
Germanà è stato uno degli ultimi a interrogare Matteo Messina Denaro: che persona è? “È difficile descriverlo come uomo, perché ha molto di disumano. Uno che semina morte e distruzione non penso proprio che abbia qualcosa di umano. Penso che solo l’amore possa indurlo a confessare. Forse solo l’amore della figlia potrebbe smuoverlo a parlare e a chiarire le tante, troppe cose che ha fatto”.