L’assunzione di alcolici è correlato allo sviluppo di alcune malattie, e nelle donne gli effetti sono più gravi. Ne ha parlato Franco Berrino, medico ed epidemiologo, in passato direttore del Dipartimento di medicina preventiva e predittiva dell’Istituto dei tumori di Milano. Per il Ministero della Salute si considera “a basso rischio il consumo di 1 unità alcolica al giorno per le donne, 2 unità alcoliche al giorno per gli uomini – spiega Franco Berrino a Il Corriere della Sera – Dove per unità alcolica si intende circa 10 grammi di alcol, che sono quelli contenuti in un bicchiere di vino, una lattina di birra, un bicchierino di superalcolico”.
Berrino sottolinea che “per non correre rischi rispetto all’insorgenza di tumori queste dosi sono molto vicine a quella sicura, anche se per le donne è raccomandabile una prudenza ancora maggiore”. Nelle donne, infatti, “c’è una correlazione tra alcol e tumore della mammella: anche solo una dose di alcol al giorno fa sì che una donna abbia il 5-10 per cento di possibilità in più di ammalarsi (a seconda degli studi)”. Il motivo è che “l’alcol ha un’azione sull’ovaio: aumenta la produzione di ormoni sessuali, che a sua volta aumenta il rischio di insorgenza di tumore al seno. Quindi alle donne io raccomanderei di non superare una dose di alcol a settimana”.
Franco Berrino: “attenzione a zucchero negli alcolici: elevato rischio malattie e diabete”
Per Franco Berrino, in tema di alcolici “possiamo fare però alcune distinzioni: nel caso del vino, i polifenoli di cui è ricco, soprattutto quello rosso, sono un valore aggiunto, una componente positiva. Tant’è che vari studi mostrano che i bevitori modesti di vino si ammalano un po’ meno dei non bevitori di malattie cardiovascolari, e il rischio di cancro è molto piccolo. Altri alcolici invece, come per esempio gli amari, sono anche pieni di zucchero: questo non va assolutamente bene”. Infatti, interpellato da Il Corriere della Sera Franco Berrino sottolinea che “l’alcol nelle dosi di cui stiamo parlando fa meno male dello zucchero. Gli studi degli ultimi cinque anni sono clamorosi: un bicchiere al giorno di bevande zuccherate aumenta il rischio di contrarre malattie cardiovascolari del 10%, tre bicchieri del 30%. E le bevande zero contengono composti come aspartame e stevia che sono ancora più dolci dello zucchero: appena vengono ingerite, l’intestino spalanca loro le porte per assorbire il glucosio, con un immediato picco glicemico”.
In merito al vino, con la dose di 1-2 porzioni al giorno “gli studi non registrano un aumento dell’insorgenza di tumori alla bocca, alla laringe, alla faringe, all’esofago – evidenzia Berrino – La relazione causale è evidente quando si superano queste dosi”. Per esempio, “con 1 litro di vino al giorno la possibilità di ammalarsi di questi tipi di cancro aumenta di tre volte. Per quanto riguarda il tumore al fegato e al colon, sempre con dosi più alte di quelle raccomandate, il rischio aumenta del 50%”.