Inquietanti ombre si addensano sul caso di Elena Bruselles e Luana Costantini, madre e figlia morte in casa a Roma. Le due donne, 83 e 54 anni, sarebbero decedute in tempi diversi (l’anziana circa un mese fa, la figlia una settimana prima del ritrovamento) e questo significherebbe che la più giovane delle vittime avrebbe vissuto nell’abitazione in presenza del cadavere quasi mummificato della mamma. Una sinistra ricostruzione a cui si sommerebbero elementi che ricondurrebbero a riti esoterici consumati all’interno dell’appartamento di Monte Mario teatro della macabra scoperta. Dietro i decessi di Elena Bruselles e Luana Costantini, il cui caso è tra i protagonisti della puntata di Chi l’ha visto? in onda mercoledì 25 gennaio, si insinuerebbe il sospetto di una setta satanica e della presunta influenza negativa di un “santone” nella vita della 54enne.
Stando al racconto di un’amica di Luana Costantini, riportato dal Messaggero poche ore fa, la donna sarebbe cambiata radicalmente dopo l’incontro con quest’uomo, identificato nell’ex compagno della vittima, Paolo Rosafio, e dopo una seduta spiritica in cui, la notte di Halloween, la stessa avrebbe proceduto all’evocazione di “quattro morti”. Sarebbe proprio Rosafio, riporta Ansa, il sedicente sciamano (noto in un gruppo di occultismo online con lo pseudonimo Shamano Shekhinà Shekhinà) con cui la 54enne avrebbe avuto una relazione poi sfociata in una convivenza. La trasmissione di Federica Sciarelli riferisce che l’uomo, recentemente rintracciato dagli inquirenti in Puglia e sentito nell’ambito dell’inchiesta, avrebbe vissuto nella casa di madre e figlia fino al dicembre scorso (da accertare se abbia lasciato l’abitazione prima o dopo la morte dell’anziana, il cui decesso sarebbe collocato intorno al 28 dello stesso mese).
Chi è Paolo Rosafio, sedicente “sciamano” nel giallo di Elena Bruselles e Luana Costantini
La pista di riti esoterici, sullo sfondo l’ombra di una setta satanica e dell’influenza di uno “sciamano”, si sarebbe fatta strada nel giallo di Elena Bruselles e Luana Costantini subito dopo il ritrovamento dei corpi delle due donne. Madre e figlia, 83 e 54 anni, sarebbero morte in tempi diversi e la più giovane delle vittime avrebbe vissuto le sue ultime settimane tenendo il cadavere dell’anziana in casa, quasi mummificato. Non è chiaro quale sia la causa dei decessi, su cui interverranno le autopsie, ma sui contorni del mistero si sarebbero insinuate pesanti tracce riconducibili ad ambienti dell’occultismo.
Gli inquirenti avrebbero individuato e sentito come persona informata sui fatti l’ex compagno di Luana Costantini, Paolo Rosafio, il sedicente “Shamano Shekhinà Shekhinà” che risulterebbe tra gli amministratori social di un gruppo del paranormale, “Cubytrix“, attivo online con una pagina dedicata al mondo dell’occulto. Rosafio non sarebbe indagato, ma gli inquirenti lo avrebbero ascoltato per provare a fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda (come la sua presunta presenza nell’abitazione delle donne fino al dicembre scorso). L’ex fidanzato di Luana Costantini, riferisce Ansa, potrebbe essere il proprietario di alcuni indumenti maschili trovati all’interno dell’appartamento delle vittime.