Wolfgang Ischinger, ex ambasciatore tedesco in Usa ed ex presidente della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, ha sottolineato che “la Germania non dispone di deterrenza nucleare” ed è stata questa la causa dell’esitazione sull’invio dei carri armati Leopard 2 all’Ucraina. Il diplomatico ha approfondito la questione in un’intervista concessa al “Messaggero Veneto”: “Il cancelliere Scholz ha ragione quando dice che in questa fase del conflitto con Mosca non ci deve essere una fuga in solitaria della Germania. Il governo è consapevole che il nostro Paese, diversamente dall’Inghilterra, dalla Francia e dagli Usa non dispone di deterrenza nucleare. Siamo dipendenti dalla Nato e dagli Usa. Se forniamo le armi all’Ucraina, come possiamo garantire che l’effetto deterrente sia ugualmente efficace per tutti, per tedeschi, francesi, spagnoli, italiani?”.
Secondo Ischinger, è necessario che Mosca sappia che non può fare pressione sulla Germania senza esercitarla allo stesso tempo sugli Usa. È per questo che “il governo fa di tutto per assicurarsi che si agisca come alleanza. Gli Stati Uniti d’America devono fare la loro parte per sottolineare la credibilità della nostra alleanza di deterrenza: a noi preoccupa che Mosca riesca a incunearsi tra l’Europa e gli Usa. Non ci sono armi nucleari a corto raggio in Europa e Mosca ha già minacciato di usare le nucleari tattiche in questo conflitto. Possiamo aspettarci che gli Usa rischino la sicurezza delle loro città, con la minaccia delle armi intercontinentali?”.
“GERMANIA PIÙ ESPOSTA DI ALTRI PAESI ALLA RITORSIONE RUSSA”
Se la minaccia di ritorsione russa è reale, la Germania potrebbe essere più esposta di altri? Sulle colonne del “Messaggero Veneto”, Ischinger dimostra di non nutrire dubbio alcuno circa la risposta a tale quesito: “Sì, sia dal punto di vista politico che militare. E ci sono dei motivi che rimandano al ruolo storico della Germania. A Mosca sanno bene che Berlino è la forza economicamente e politicamente più importante in Europa. Nel caso di dubbio si fa pressione sulla Germania, non sul Portogallo”.
Ai tedeschi, per prendere una decisione sui Leopard 2, è quindi mancata “la fiducia che non saremo lasciati soli. Se lo chiedessero a me, direi: ‘Ok, andiamo’. Ma capisco che in Cancelleria si dica: ‘Preferiremmo avere un’assicurazione aggiuntiva, un ulteriore segnale della disponibilità americana di cooperare insieme'”.