Gli adolescenti ricorrono agli psicofarmaci per sballarsi. “Se queste cure vengono usate con modalità e intenzioni diverse non aiutano e soprattutto possono avere ripercussioni negative” è l’allarme lanciato dagli psichiatri nel corso del XXIV Congresso nazionale della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia. “Gli psicofarmaci, insieme a un percorso terapeutico a 360 gradi, sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi e non bisogna averne paura” dichiara all’Ansa Claudio Mencacci, direttore emerito di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente Sinpf, mettendo però in guardia su un uso “ricreativo” degli psicofarmaci, sempre più diffuso tra gli adolescenti.
Ma perché proprio gli psicofarmaci? Uno studio del Cnr evidenzia come queste sostanze siano facilmente reperibili dagli adolescenti già dai 13-14 anni. Una disponibilità che ne ha aumentato il consumo tra il 15% e il 20% negli ultimi 5 anni. Gli psicofarmaci sono infatti reperibili in casa (42%) oppure online (28%), ma possono anche essere recuperati in strada (22%), come ha analizzato lo studio. In questo modo, gli adolescenti che intendono usarli per lo sballo possono sfuggire a ogni controllo sia da parte degli adulti sia da parte dei medici. E il frequente ricorso agli psicofarmaci può aumentare la dipendenza, oltre a combinarsi con gli effetti collaterali di tabacco, energy drink, stupefacenti e altre sostanze psicoattive.
Adolescenti e psicofarmaci: “danno rassicurazione e sfuggono al controllo in famiglia”
Gli adolescenti che cercano lo sballo attraverso gli psicofarmaci sono più a rischio di combinare la dipendenza da questi farmaci con gli effetti collaterali di altre sostanze psicoattive, correndo il rischio di sviluppare comportamenti pericolosi. Gli psichiatri, nel corso del Congresso, hanno quindi invocato l’avvio di campagne di sensibilizzazione sui rischi e di azioni a livello educativo che coinvolgano sia le scuole sia i medici. “Questi psicofarmaci rappresentano per molti un’ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione – ha spiegato Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all’Università di Udine e co-presidente Sinpf, come riporta TgCom24 – per migliorare l’aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore, e molti giovani sono dunque spinti ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia“.
Secondo il Cnr, gli adolescenti (e in percentuale maggiore le ragazze) nel 2022 hanno fatto ricorso soprattutto a psicofarmaci per dormire (5%), per l’umore e le diete (1,7%) e per l’attenzione (1,2%). Il 18% degli adolescenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale; il 2,8% l’ha usata di frequente e quasi il 10% ha abusato almeno di due sostanze negli ultimi 12 mesi.