L’orizzonte di una possibile svolta tiene accesa la speranza dei genitori di Angela Celentano, la bimba scomparsa sul Monte Faito il 10 agosto 1996 e mai ritrovata. La recente pista sudamericana si fonderebbe su elementi robusti e utili a credere che la giovane individuata oltreoceano dallo studio dell’avvocato Luigi Ferrandino, che assiste la famiglia nella ricerca della verità, possa essere lei. Lo stesso legale, intervistato da Barbara d’Urso a Pomeriggio 5, ha sottolineato quali sono i dettagli che hanno portato a privilegiare la segnalazione della giovane argentina rispetto alle tantissime altre che giungono, da anni, sul suo tavolo.
L’ultima novità riguarda la nota con cui Ferrandino ha annunciato di aver finalmente provveduto al prelievo del materiale biologico della ragazza sudamericana, cosa che permetterà di effettuare il test del Dna per compararne il profilo genetico con quello dei coniugi Celentano. La risposta della scienza sigillerà la questione e dirà, una volta per tutte, se Angela Celentano è stata ritrovata in Sud America oppure no. La cautela della famiglia è massima, dopo quasi 27 anni trascorsi a rincorrere presunti avvistamenti, segnalazioni e piste (come quella turca e quella della messicana “Celeste Ruiz“) che finora sono sfumate tra l’Italia e varie parti del mondo.
La ragazza sudamericana è Angela Celentano? Avv. Ferrandino: “Ecco perché potrebbe essere lei”
Quando la notizia della pista sudamericana nel caso di Angela Celentano è balzata in testa alle cronache, nel 2022, si è parlato molto di una presunta somiglianza tra un segno particolare della bimba scomparsa sul Monte Faito nel 1996 e quanto presenterebbe la ragazza argentina su cui ora si procederà all’analisi del Dna. Si tratta di una “macchia di caffè”, una “voglia” sulla schiena che accomunerebbe Angela Celentano e la misteriosa giovane segnalata oltreoceano, come lo stesso avvocato Luigi Ferrandino ha ricordato a Pomeriggio 5 poche ore fa.
Ma c’è dell’altro, perché il legale dei genitori di Angela Celentano, Catello e Maria, è andato a fondo parlando degli elementi che rafforzano la traccia che porta al Sud America: “Ti confermo molto di più – ha dichiarato Ferrandino in collegamento con Barbara d’Urso –. Le segnalazioni che arrivano sono tante, ovviamente noi procediamo ad una analisi e quelle più interessanti sono seguite. In questo caso abbiamo visto tutta una serie di elementi tra i quali questo neo sulla schiena che somiglia molto a quello che aveva Angela, ci sono tratti somatici comuni e c’è una storia che potrebbe essere vicina a quella di Angela. È una ragazza che presenta delle caratteristiche importanti e quindi abbiamo percorso questa strada”.
La lunga caccia alla verità su Angela Celentano, cosa succede adesso
L’avvocato Ferrandino ha precisato cosa sta accadendo in questo momento nell’ambito della ricerca di Angela Celentano, sottolineando che “il test del Dna ancora non è stato fatto“. Occorreranno almeno 10 giorni perché il materiale genetico prelevato alla giovane sudamericana raggiunga uno dei laboratori individuati dal legale della famiglia Celentano per l’analisi e la comparazione con il profilo genetico dei genitori di Angela Celentano.
“Siamo riusciti, dopo tanto lavoro e con grandissima difficoltà, a reperire il materiale genetico di questa ragazza perché era complicato riuscire ad avvicinarla – ha aggiunto Ferrandino a Pomeriggio 5 –. Alcuni giorni fa, una persona che ha collaborato con il nostro studio è riuscito a incontrarla in un Paese in Nord Europa, a prendere oggetti con il Dna di questa ragazza e me li ha spediti. Stiamo attendendo che questi reperti arrivino e poi provvederò a inviarli per l’esame“.