Vinceno Mollica e le malattie
Vincenzo Mollica, autore, giornalista, scrittore, disegnatore e conduttore italiano, compie oggi 70 anni e in un’intervista con il Corriere della Sera ha ricordato la sua celebre ed illustre carriera. Dal 2019 conduce la sua vita combattendo con il Parkinson, il diabete e il glaucoma che, racconta, “continuano a essere non graditi, ma cerco di andarci d’accordo, faccio del mio meglio, mettendo sempre davanti a me quella cosa fantastica che si chiama speranza, ironia, che ti fa vedere anche ciò che non si vede”.
Da alcuni anni, inoltre, Vincenzo Mollica ha spostato parte della sua carriere, resa celebre dalla conduzione del Tg1, sul social Instagram. “Cerco di mettere due versi in rima dei pensieri che mi stanno a cuore”, racconta al Corriere, “ricordando e segnalando quello che mi piace. I video li fa mia moglie Rosemarie: sta diventando una cineasta di primo livello”, ironizza. Ma passando, poi, alla sua esperienza in Rai, Vincenzo Mollica racconta, fieramente, che “in 40 anni di Tg1 ho incontrato solo che mi piaceva”, mentre davanti agli ospiti poco graditi, “usavo l’arma dell’ironia, avvicinandomi comunque con rispetto”.
I rimpianti di Vincenzo Mollica: “Bob Dylan e Mina”
Scherzando, con la sua solita ironia, Vincenzo Mollica confessa che “oggi compio 7 anni”, perché “fino ai 60 si contando le decina, dai 70 in su si contano per unità”. “Dal 1980, quando sono entrato in Rai”, racconta entrando nel vivo del racconto sulla sua carriera lunga 40 anni, “ho fatto 50 servizi, l’anno dopo 150 e poi circa 250 l’anno“. Per lui il Tg non era un lavoro, “ma un sentimento: passione, curiosità e fatica” che gli hanno permesso “di incontrare persone speciali che non potrà mai dimenticare”.
“I ricordi si fanno vivi” da soli, racconta Vincenzo Mollica, “ricordo con particolare amore gli incontri con Federico Fellini, con Sophia Loren, Roberto Benigni, Massimo Troisi, Adriano Celentano, Vasco Rossi”. “Le interviste“, racconta ancora il famoso giornalista, “sono belle quando le persone con cui parli ti regalano qualcosa che sveglia qualcos’altro che hai dentro di te. Con alcuni sono nate delle belle amicizie, legami veri”. E, se proprio deve, Vincenzo Mollica confessa che ha solo due rimpianti: non aver intervistato “Bob Dylan e Mina, per i quali nutro un’ammirazione sconfinata. Ma ho avuto la possibilità di incontrari e di scambiare qualche parola con loro”.