Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo 2023, è intervenuto in collegamento audiovisivo a “Domenica In”, trasmissione di Rai Uno presentata da Mara Venier. Direttamente dalla città capitale della canzone italiana per antonomasia, “Ama” ha dichiarato: “Sto bene, fortunatamente tutto procede per il meglio. Sanremo ha bisogno di un lavoro che dura per mesi e comincia almeno mezzo anno prima: cominciamo la mattina presto e finiamo la sera tardi. Ci sono le prove, ti relazioni con i 28 cantanti in gara, gli ospiti, le notizie. È un grande lavoro, la squadra è molto forte e mi diverto”.
Le emozioni non mancano di certo: “Il teatro ‘Ariston’ emana un fascino particolare. Quando ci entri, provi qualcosa di particolare. C’è la storia del nostro Paese chiusa qui dentro. Non vediamo l’ora di fare ascoltare a tutti le 28 canzoni in gara, che sono bellissime”.
AMADEUS: “QUANDO MI PROPOSERO DI CONDURRE IL PRIMO FESTIVAL DI SANREMO ERO IN VACANZA A MADRID E…”
A “Domenica In”, Amadeus ha confidato che “quando mi proposero di condurre il primo Festival di Sanremo ero in vacanza a Madrid con Giovanna e nostro figlio José. Avevo staccato il telefono e lasciato in albergo. Era il 2 agosto e Giovanna si è ritrovata 30-40 messaggi sul suo smartphone: mi cercavano tutti. Pensavo mi avessero cacciato, che fosse successo qualcosa di negativo. Io ho acceso allora il cellulare, ho richiamato e mi hanno detto: ‘Farai il Festival di Sanremo!’. Ero in costume su una barchetta in un laghetto del centro di Madrid e ho dovuto fare il primo collegamento con il Tg1, indossando una maglietta presentabile”.
A livello professionale, Amadeus ha rivelato: “Non vivo il lavoro con ansia, sono più ansioso come papà. L’imprevisto, le cose che possono non funzionare fanno parte dello spettacolo e vanno gestite. Ti devi ovviamente circondare di una squadra forte, che ti supporti e consigli. L’aspetto più difficile del Festival di Sanremo? La scelta delle canzoni”.