Inizia il girone di ritorno di un campionato di Serie A monotono già vinto dal Napoli. Scendono in campo i bauscia a Cremona con la solita inutile prudenza di Inzaghi. Mai un tocco di fantasia, solito 3-5-2 con Gagliardini anziché un giocatore più arrembante come Asllani, a sostituire Barella squalificato.
Inter sempre avanti ma solo Lautaro ha i guizzi da goleador, gli altri sono lenti e mai saltano un avversario. Cremonese sempre in difesa, fa un solo tiro in porta con Okereke che va a centrare l’incrocio e porta i torronari in vantaggio. Nerazzurri all’arrembaggio, pareggio di Lautaro e grandi parate di Carnesecchi a impedire il vantaggio alla Beneamata. Così per tutto l’incontro con il bus dei grigiorossi sulla linea di porta e Inter che arriva fino all’area avversaria poi… amen. Molto capace Ballardini a organizzare cambiamenti in corsa, ha applicato almeno tre modi di stare in campo. Purtroppo i cavalli con cui corre non sono certo dei purosangue. Ci è voluto un altro goal di Lautaro, che mi ha ricordato la prima rete di Pazzini in maglia nerazzurra, per assicurare tre punti ai milanesi. Comunque una squadra così non va da nessuna parte, dovrà accontentarsi della Supercoppa italiana, quest’anno la Serie A è di altri. Inzaghi, sperando lo sappia fare, deve impostare un gioco più veloce e moderno.
A proposito dì modernizzazione. Si sa che nella legge di bilancio non si è messo, o potuto mettere, un euro per migliorare Transizione 4.0. Ora si sta cercando di convincere l’Europa ad allargare un poco i cordoni del Pnrr. Idea: perché non si cercano i soldi necessari ad una grande opera di incentivazione per le imprese fra i residui passivi, soldi accantonati per opere non fatte e che non si faranno, dei ministeri? Sicuramente qualche decina di miliardi si troverebbe. Forza allora!
Forza Milan insistevano i tifosi rossoneri dopo che una divertentissima mezz’ora iniziale, non per i casciavit, ha portato il Sassuolo avanti di due reti. Difesa milanista ridicola con Calabria, Kalulu e Gabbia pietosi. Per impreziosire la giornata il capitano Calabria, appena iniziata la ripresa, ha commesso un fallo da rigore che ha portato avanti di tre reti gli emiliani. Dove è finito il Milan dei giovani scattanti e produttori di bel gioco? Si sarà risparmiato per il derby della prossima giornata. È partito titolare CDK, forse avrebbe bisogno di almeno un annetto nella Primavera. Peggio di Correa! Finale Sassuolo 5, ex campioni d’Italia di Serie A 2 con una bella rete di Origi. La conquista dello scudetto ha caricato di responsabilità il diavolo e i nuovi acquisti non paiono all’altezza, inoltre quando ti vedono con lo scudetto gli avversari ti attaccano come fa il toro quando vede il rosso.
Dopo l’ordinaria vittoria dell’Atalanta contro la retrocedenda Samp e quella straordinaria del Monza allo Stadium di Torino contro le scalcinate gobbentruppen dominate in lungo e in largo dai brianzoli, in Serie A si è ritornati alla serietà per Lazio vs Fiorentina e Napoli vs Roma. Nella prima biancazzurri e viola si sono scontrati con grande corsa e presentando alcuni atleti in grande spolvero. Zaccagni per la Lazio che pare Perisic in forma e Amrabat per la Viola, grande regista. Subito romani in vantaggio e toscani che non demordono finché arrivano ad una splendida rete di Gonzales. Poi attacchi da entrambe, schemi che saltano e Fiorentina che incide di più costringendo Provedel a parate eccezionali e colpendo all’ultimo secondo una clamorosa traversa. Finisce 1-1 che lascia deluse le contendenti.
Dalla gara clou della giornata di Serie A esce un verdetto certo, chi ha Osimhen vince. Questo ragazzo, oltre ad avere grandi qualità tecniche, ha una potenza fisica enorme che però non ne limita l’agilità. La rete con cui ha portato in vantaggio la capolista è stata, in parte, una ripetizione di quella con cui aveva infilato la Maggica a Roma. Pallone conquistato con forza e sparato in rete con grande potenza. La Roma non era partita male ma, trovatasi sotto dopo una ventina di minuti, si è fatta un po’ prendere dalla frenesia rischiando sulle ripartenze napoletane. Chiaro che solo una prodezza di Dybala avrebbe potuto pareggiare i conti. Purtroppo per i capitolini Abraham non vale Osimhen, per il resto le squadre si equivalgono. Ed è realmente così anche sul campo. Prima che arrivasse il goal decisivo di Simeone, i giallorossi avevano ottenuto un giusto pareggio. Simeone era entrato sostituendo Osimhen. Se il sostituto del miglior giocatore entra al suo posto e segna la rete della vittoria non può non essere il tuo anno. Così è!