Il noto medico ed epidemiologo Franco Berrino, è stato intervistato stamane dai microfoni del programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare di alimentazione ed in particolare di frutta e verdura. “Nei nostri studi si scopre che più specie diverse di cibi mangiamo meglio è, indipendentemente dalla quantità. Più grande è il numero di specie che mettiamo nella nostra alimentazione minore è la mortalità, anche del 30-40 per cento inferiore”.
E ancora: “Oggi si è ridotta molto la varietà disponibile perchè si produce solo ciò che rende di più. Una volta si mangiavano le verdure selvatiche, oggi non si trovano più, e contengono una quantità di sostanze protettive maggiori rispetto alle verdure coltivate, sono sostanze che vengono prodotte per difendersi da parassiti e freddo”.
FRANCO BERRINO: “SI PU’ AVERE UNA VARIETA’ DI CIBO SPENDENDO POCO”
Franco Berrino ha continuato parlando poi dei prodotti biologici: “I prodotti bio costano un po’ di più oggi ma si può anche mangiare biologico spendendo poco se compri i cibi e non le trasformazioni dei nostri cibi. Per 15 giorni ho immaginato di vivere con una pensione minima ed ho comprato biologico tutti i giorni ma solo riso, legumi, pasta, verdura, frutta… niente di trasformato e poi mi sono cucinato tutto. Potrei spendere mangiando bio a colazione, pranzo e cena solo 5 euro al giorno, magari un po’ di più oggi perchè i prezzi sono un po’ aumentati”.
Con il pesce invece si arrivano a 8.35 euro al giorno. “Si può avere varietà spendendo poco – ha continuato Berrino – naturalmente comprando frutta e verdura di stagione. Il cibo trasformato dall’industria anche se biologico fa male alla salute, noi dobbiamo acquistare il cibo e non la trasformazione”. Chiusura dedicata al vino e alla querelle delle etichette: “Chi beve anche solo un bicchiere al giorno di bevande gassate zuccherate, anche zero, aumenta la mortalità del 15/30 per cento, in alcuni studi inglesi sale al 40 per cento. Un bicchiere di vino non aumenta la mortalità, due si comincia già a vedere qualcosa, di più aumenta il rischio di tumori bocca, gola, esofago”. L’importante, conclude “E’ bere vino di qualità e senza le aggiunte che ci mettono i grandi produttori”.