RIFORMA PENSIONI, L’INDAGINE DELLA UILP
La Uilp a gennaio ha realizzato un’indagine campionaria su più di mille pensionati in tutta Italia per cercare di analizzare le conseguenze del caro vita nella quotidianità. “I risultati dell’indagine dimostrano che per il 95% degli intervistati il carovita ha inciso negativamente sullo stile di vita: per il 14,9% ha inciso moltissimo, per il 56% ha inciso molto, per il 25,8% ha inciso poco”. In particolare, oltre l’88% “sostiene di aver dovuto fare rinunce e sacrifici per arrivare a fine mese” e addirittura oltre il 57% ha rinunciato al caffè al bar. Il 90% degli intervistati “ha dovuto spegnere o abbassare il riscaldamento in casa e l’88% ha ridotto fortemente il consumo di elettricità. Inoltre, il 55% ha dovuto rinunciare all’uso quotidiano dell’automobile”.
LE PAROLE DI BARBAGALLO
Nonostante tutto ciò, “il 70% delle pensionate e dei pensionati intervistati continua ad aiutare a livello economico un familiare, molto spesso un figlio o una figlia”. Secondo Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uilp, “questi dati sono la conseguenza non solo dell’inflazione galoppante, ma anche e soprattutto del taglio alla rivalutazione delle pensioni. L’ennesima operazione di cassa fatta sulle spalle dei pensionati. Continuiamo a chiedere al Governo di ripensarci. Si tratta di un danno economico permanente e destinato ad aumentare con il tempo”. Come riporta Ansa, il Segretario generale della Uilp Sardegna Rinaldo Mereu ha spiegato che la Uil nazionale “sta aprendo delle cause pilota presso la Corte costituzionale per affrontare la legittimità della condotta del Governo”.