Sanremo 2023: Bobby Solo bocciato con la canzone su Ryan, il figlio avuto da “papà over”
Sanremo 2023 é dietro l’angolo e, intanto, Bobby Solo ha una prima reaction a caldo rispetto alla bocciatura subita con la candidatura della sua canzone. Come emerge minuziosamente, nel nuovo numero di febbraio 2023 di Novella 2000, il cantautore della hit ballad -Una lacrima sul viso- avrebbe voluto prendere parte alla 73esima edizione di Sanremo 2023 con la nuova creatura, una canzone pensata con il sogno di agguantare il titolo della “canzone italiana”, ancora una volta in palio alla kermesse del Teatro Ariston.
Il Festival della canzone, la cui Commissione é facente capo al conduttore e direttore artistico Amadeus, non ha confermato la sua opera tra quelle dei 28 artisti ufficializzati alla gara Big di Sanremo 2023, che si disputa dal 7 all’11 febbraio 2023. Tuttavia, a rincuorarlo resta la passione che nutre da sempre per la musica, la sua fedele compagna, nel bene e nel male, di tutta una vita e di cui ne ha fatto l’intera carriera. «Personalmente lo considero un “Gratta&Vinci” – fa sapere Roberto Satti in arte Bobby Solo, quando incalzato sul Festival e la sua valenza palesa un certo malcontento-. Dal 2003, anno a cui risale la mia ultima partecipa- zione alla kermesse accanto a Little Tony, mio fratello ideale, diversi autori mi chiedono di scrivere pezzi da proporre ai direttori artistici”. Lo sfogo del cantautore ispirato da sempre al mito d’oltreoceano del rock che non disdegna le contaminazioni, Elvis Presley, poi prosegue sulla bocciatura sanremese: “Nessuno degli inediti è stato ancora accettato, ma continuerò a “grattare la scheda” nell’aspettativa di una vittoria. Intanto, mi godo l’affetto del pubblico, che dai miei esordi è rimasto immutato. Per un artista è questo il vero riconoscimento”. “Di Big validi” ne sono stati respinti a bizzeffe, per la quota frecciatina di Solo destinate ad Amadeus e il Festival della Canzone che lo boccia. Ma Sanremo, la kermesse canora e musicale, non fa l’uomo, l’artista, né la sua carriera.
Bobby Solo svela la paternità da over, contro l’ageismo
Ma come nasceva la carriera musicale di Bobby Solo? «Per puro caso. A 14 anni non avevo idea di cosa volessi fare nella vita. -fa sapere, svelando in curioso retroscena-. Tutt’al più, fantasticando sul futuro, mi vedevo ferroviere. Poi mi innamorai della figlia di un giornalista del New York Herald Tribune, Betsy, che mi parlava sempre di Elvis Presley. Non sapevo neppure chi fosse, figuriamoci se immaginavo che sarebbe diventato il mio modello».
La canzone bocciata a Sanremo 2023 parla del figlio che Bobby Solo ha avuto in “età matura” per gli ideali della società modern e al contempo ageista, a 68 anni: “Oggi Ryan ha 10 anni, io 77 -spiega Bobby, pensando al figlio avuto con la moglie Tracy Quade-. Probabilmente non vedrò mai l’uomo che diventerà, così ho affidato a una canzone il compito di rivolgergli la carezza che da grande non gli giungerà da me. La riascolto il meno possibile poiché mi fa venire il groppo in gola”. Tra i retroscena, infine, l’emozione ricorrente della canzone per il papà Big della musica made in Italy: “È sorprendente che riesca a far commuovere perfino un uomo corazzato come me. Merito di Bruno Tibaldi e di Danilo Ciotti, quest’ultimo paroliere del pezzo”.