Come di consueto ad ogni appuntamento di una nuova edizione di Sanremo si scatenano le anticipazioni e successivamente anche le critiche sule scelte di stile di cantanti in gara e presentatori. Il palco dell’Ariston è da sempre un’ ottima occasione di pubblicità, non solo musicalmente parlando, ma anche per quanto riguarda la moda.
Negli anni non sono mancate le star che hanno deciso di sfoggiare look alquanto eccentrici ed innovativi, ma ovviamente il festival è grande occasione di marketing anche per gli stilisti che hanno l’opportunità di farsi pubblicità vestendo presentatori e cantanti e valorizzandone al meglio lo stile. Inevitabile quindi una vera e propria gara nella gara a giudicare oltre al contenuto musicale anche le ultime tendenze in fatto di abiti ed accessori. Ripercorriamo la storia di Sanremo per vedere, da Mina ad Achille Lauro, quali sono stati i migliori e più apprezzati look, e quali invece le cadute di stile più criticate.
Top e Flop Sanremo: i migliori e peggiori look di cantanti e conduttori
Una lunga serie di nomi importanti, nella storia di Sanremo, è stata inserita tra i peggiori outfit di sempre, complice soprattutto una scelta sbagliata dell’abito che risultava tutt’altro che valorizzante. Ne è un esempio Laura Pausini proprio nell’anno della sua storica vittoria con “La solitudine”, nel 1993 quando ancora ragazzina si presentò a Sanremo in giacca stile “marina militare” perfetta forse per gli anni 90 ma che per fortuna fu subito “archiviata” dalla cantante. Per quanto riguarda i conduttori impossibile non ricordare l’abito da “bambolina-bomboniera” rosa, indossato da Antonella Clerici. Un outfit criticato, ma diventato poi “iconico” per la conduttrice.
Per quanto riguarda invece le star più apprezzate in fatto di stile, sicuramente ricordiamo gli abiti di Mina, sempre chic ed indimenticabili, ma anche Valeria Marini in abito di paillettes bianco, sexy ma elegantissimo nell’edizione 1997 insieme a Mike Buongiorno. Passando per Patty Pravo, sempre attesa dai critici non solo per le canzoni ma anche per scoprire la scelta del look, sempre eclettico ed innovativo. Storico tra tutti quello firmato da Versace stile geisha del 1984 definito “ammaliante”. Più recente invece il look di Elodie nel 2020, con vestiti di Armani che ne valorizzavano lo stile sofisticato e sensuale.
Sanremo: i look che hanno fatto più discutere
Una categoria a parte che merita sicuramente di essere menzionata è quella degli innovatori che hanno più diviso l’opinione pubblica su stampa e social. Iniziando da Loredana Bertè che sfoggia sempre uno stile “shock” e polemico, a cominciare dall’ormai famosa apparizione con il finto pancione, che nel 1986 sollevò molte critiche e discussioni. Passando per Belen Rodriguez e la “farfallina tatuata“, che lasciò una lunga scia di commenti social, di utenti che per mesi si sono chiesti se la showgirl lo avesse fatto apposta o meno a mostrare di non indossare biancheria intima.
C’è poi la categoria innovativa, del body positivity e fare scandalo a tutti i costi. Questa più recentemente ha visto la partecipazione dei Maneskin, da sempre attenti ad un look “gender fluid“, ma anche provocatori che per primi hanno sdoganato il trucco da uomo come ad esempio Morgan. Concludendo con l’artista che forse ha destato più scalpore in fatto di look ed eccentricità nelle esibizioni, senz’altro è Achille Lauro. La star è da sempre attenta a stupire il pubblico, passando dalla stravaganza dei costumi di scena, come quello di piume rosa e lacrime di sangue, fino alla provocazione del battesimo in scena che ha infervorato l’opinione pubblica per mesi arrivando anche ad una simbolica “scomunica” mediatica da parte del vescovo di Sanremo.