Una legge per “normare” il mondo degli influencer. Parte dalla Francia, più precisamente dal deputato socialista Arthur Delporte, la proposta di legge che porti all’istituzione di uno status giuridico per gli influencer, vietando sui social network e sulle piattaforme la promozione da parte loro di prodotti farmaceutici, dispositivi medici e atti chirurgici (eccezion fatta per le campagne governative di salute pubblica). Inoltre, si pensa anche di proibire la reclamizzazione di prodotti finanziari a rischio, di determinati asset digitali o di investimenti in libretti di criptovaluta o Nft.
Ne dà notizia “La Repubblica, che sottolinea che “in caso di inadempienza si prevede una pena detentiva di sei mesi e una multa di 75mila euro”. La nuova legge per gli influencer “ha buone chance di essere approvata, perché nel frattempo un deputato della maggioranza macronista, Stéphane Vojetta, ha deciso di far convergere un altro testo già in preparazione“. Insomma, tutto sembra apparecchiato per la sua adozione, definendo così “un nuovo regime di responsabilità applicabile a tutti, al fine di combattere la diffusione di pratiche commerciali ingannevoli e illegali su internet”.
INFLUENCER, FRANCIA PRONTA ALL’ADOZIONE DI UNA LEGGE AD HOC
Ancora “La Repubblica” ha evidenziato come per la Francia, ormai, l’adozione di una legge per gli influencer sia divenuta ormai una priorità del governo e, in particolare, del Ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, anche e soprattutto in virtù dei numerosi abusi denunciati negli ultimi mesi. L’autorità francese per il controllo delle frodi, si legge, “ha preso di mira una sessantina di influencer per la loro promozione di prodotti e servizi come integratori alimentari, programmi dimagranti, cosmetici, o anche servizi di trading online o scommesse. La Francia conta 150mila influencer e circa il 60 per cento violerebbe le norme sulla pubblicità e i diritti dei consumatori”.
Fra gli abusi segnalati da parte degli influencer in Francia (e che, grazie alla nuova legge, non sarebbero più possibili) figurano “pubblicità ingannevole, promozione di scommesse sportive rischiose, iniezioni da parte di estetisti e professionisti non autorizzati”. Il tutto mentre le maggiori agenzie specializzate hanno comunicato la realizzazione di “una prima federazione professionale, l’Umicc, che imporrà alcune regole di condotta e una residenza fiscale in landa transalpina, mentre tanti influencer si sono trasferiti a Dubai”.