Dopo la legge di bilancio 2023 c’è chi pensa di lasciare il regime forfettario per passare a quello ordinario, ma l’uscita del regime forfettario è stata riformata esattamente come i limiti di reddito utili per accedervi o restare all’interno dell’agevolazione sulla aliquota. Ecco per quali motivi.
Riforma fiscale regime forfettario: più facile entrare
Sappiamo infatti che la legge di bilancio varata il 28 dicembre 2022 ha previsto l’innalzamento del tetto del fatturato per coloro che potranno beneficiare dell’agevolazione.
Sarà dunque molto più facile entrare, ma per quanto riguarda le vie d’uscita non sarà più possibile decidere in maniera discrezionale come avveniva in passato. Infatti l’uscita dal regime agevolato grazie alla riforma fiscale regime forfettario. Questaè stata regolamentata insieme a il tetto massimo per entrare e poter beneficiare del regime agevolato:
Il tetto massimo di fatturato è stato portato da 65000 euro a 85000 euro. Possono far parte del regime forfettario tutti coloro che nel 2022 hanno avuto ricavi/compensi non superiori a 85.000.
Riforma fiscale regime forfettario: uscire diventa complesso
Ma in che modo si potrà uscire ? La legge di bilancio è intervenuta anche in questo senso, ritornando la normativa:
- Se i ricavi compensi incassati nel 2022 sono superiori a 85.000 il contribuente resta forfettario fino alla fine del periodo d’imposta, uscendo dal regime il primo gennaio 2023. Se invece ricavi e compensi non sono superiori a questo tetto il contribuente nel 2023 continuerà ad essere forfettario.
- Se i ricavi e compensi sono oltretutto superiori a 85.000 euro ma inferiori a 100000 euro, il contribuente esce dal regime forfettario nel 2024.
- Se invece i ricavi e i compensi sono superiori a 100000 euro, il contribuente esce dal regime forfettario già a partire dal 2023.