Carmelo Ferraro, candidato nella Lista Civica “Fontana Presidente – Lombardia Ideale“, ha alle spalle un lungo percorso di impegno civico e sociale con il Comitato MI’mpegno, Piattaforma Milano e Rotary.
Tra pandemia, guerra e conseguente crisi energetica, sono aumentate in tutta l’area metropolitana le famiglie che oggi necessitano di un sostegno economico. Carmelo Ferraro, come può rispondere a queste necessità il welfare regionale?
La premessa fondamentale di ogni discorso sul Welfare è che nessuno deve essere lasciato solo. Regione Lombardia fa già molto in campo sociale, ma possiamo fare di più potenziando la sinergia virtuosa tra istituzioni e associazioni, arrivando al coinvolgimento del singolo cittadino. Parlo di community building, un concetto importante in cui il singolo è protagonista del benessere proprio e della comunità.
Carmelo Ferraro, pensa a qualche intervento particolare destinato alle famiglie che da un giorno all’altro si sono trovate in un fascia prossima a quella della povertà o comunque in gravi difficoltà economiche?
La mia idea è quella di costruire un programma regionale specifico che offra assistenza e aiuti a chi è in questa condizione di confine per risollevarsi e per evitare di entrare in una condizione che renda necessario l’accesso ai servizi sociali. Potremmo lavorare per un Coordinamento regionale specifico dedicato alle persone in crisi debitoria, una forma di task force per assisterle nella gestione della crisi e prevenire, tra l’altro, il fenomeno dell’usura.
Qualche strategia concreta per potenziare questa rete?
Partirei dal valorizzare le risorse esistenti in campo di volontariato e terzo settore all’interno delle diverse comunità. Potremmo pensare, per esempio, all’assegnazione di contributi per i Distretti sociosanitari finalizzati a interventi di coprogettazione con le realtà associative locali. Per conoscere e incontrare i veri bisogni dei cittadini, penso allo sviluppo di punti unici di accesso, fisici e virtuali che fungano da luoghi condivisione, socializzazione e ascolto.
Quando si parla di sostegno alla famiglia, un punto centrale riguarda l’infanzia.
Dobbiamo a mio parere rafforzare la rete dei servizi di educazione e cura per la prima infanzia e i minori, con specifico riferimento ai servizi dedicati alla fascia 0-6 ed alla scuola primaria. Penso alla misura Nidi gratis che deve essere sostenuta economicamente e rilanciata anche per la sua ricaduta sociale su tutto il mondo femminile, in particolare, inevitabilmente e purtroppo ancora il più “penalizzato” dalla carenza di nidi.