Io ricordo, la terra dei miei padri: docufilm di Rai 3 diretto da Michelangelo Gratton
Il palinsesto televisivo di Rai 3 prevede in prima serata Venerdì 10 febbraio alle ore 21:20 la messa in onda del film Io ricordo, la terra dei miei padri. Si tratta di un documentario prodotto da RAI Radiotelevisione italiana nel 2022 che viene proposto sul piccolo schermo in occasione del Giorno del Ricordo e per ricordare le tante tragedie che si sono consumate nella zona più nord orientale del nostro paese.
Il documentario è stato diretto dal regista Michelangelo Gratton per una pellicola che è stata anche prodotta da Clelia Iemma e Beatrice Palladini per conto della D4. Nel film Io ricordo – la terra dei miei padri, è racchiusa tutta una storia millenaria che riguarda i territori dell’Istria, di Fiume, della Dalmazia, territori inizialmente romani e che poi, nel corso dei secoli, sono stati attraversati da numerose dominazioni e vicende storiche di particolare importanza. L’obiettivo del documentario è tramandare alle nuove generazioni un secolo di storia fino ai giorni nostri, per far conoscere le origini, le tradizioni e gli avvenimenti.
Io ricordo, la terra dei miei padri, la trama del film documentario
Le riprese del documentario Io ricordo, la terra dei miei padri hanno inizio con un viaggio a bordo di una piccola barca a vela che permette di ripercorrere tutta la parte più a nord delle coste italiane dell’Adriatico ed in particolare nelle zone dell’Istria e della Dalmazia, in compagnia dell’Ammiraglio Romano Sauro che racconta la storia di suo nonno Nazario Sauro, eroe della Prima Guerra Mondiale.
Ci sono decine di testimonianze che ricordano quanto accaduto nelle città di Fiume e della Dalmazia nonché di tutta la penisola istriana durante il genocidio delle Foibe e di tutto l’esodo degli italiani che poi hanno dovuto lasciare queste terre per ritornare in Italia oppure lanciarsi in un’avventuroso viaggio alla scoperta del nuovo mondo cercando fortuna al di là dell’oceano Atlantico. Ci sono poi i preziosi contributi di alcuni importanti storici che hanno avuto modo di studiare queste vicende come nel caso di Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich. Tra le varie testimonianze anche quelle di importanti personaggi particolarmente apprezzati nel mondo dello sport come Abdon Pamich che nel 1960 alle Olimpiadi di Tokyo ha ottenuto la medaglia d’oro nella cinquanta chilometri di marcia.