Mediobanca ha chiuso il primo semestre dell’esercizio 2022-2023 con un utile record: oltre mezzo miliardo e redditività al 14%. La banca milanese ha sfruttato al meglio il rialzo dei tassi di interesse, infatti registra «il miglior utile semestrale di sempre», ad un passo accelerato rispetto agli obiettivi del Piano strategico al giugno 2023, come evidenziato dallo stesso istituto in una nota. Il primo semestre, che per Mediobanca si è chiuso il 31 dicembre, segna dunque un utile netto di 555 milioni di euro, in crescita del 6% anno su anno, grazie ai ricavi cresciuti a 1,66 miliardi (+14%). Il piano Mediobanca fissa come obiettivo per fine esercizio 3 miliardi di euro di ricavi a giugno 2023.
Anche nel singolo secondo trimestre, tra ottobre e dicembre scorso, utili e ricavi hanno registrato livelli da record, rispettivamente di 293 e 902 milioni. Il margine di interesse, che risente dei diversi rialzi dei tassi da parte della Bce, è stato di 843 milioni (+15% anno su anno) a livello semestrale, ma c’è stata una tenuta positiva anche per le commissioni, salite a 472 milioni (+7%), invece i ribassi dei mercati dei mesi scorsi hanno causato un calo di questa fonte di entrata per molti istituti di credito. In aumento anche i ricavi da trading, cresciuti a 148 milioni (+53%) nei sei mesi. Il rapporto tra costi e ricavi a fine dicembre è del 42% (in calo dell’1% anno su anno), invece l’indice di solidità patrimoniale Cet1 al 31 dicembre era al 15,1%, includendo un pay-out del 70%, ciò vuol dire che è stata già accantonata la quota semestrale dei dividendi pari al 70% dell’utile.
NAGEL “MEDIOBANCA? IO SONO AL SERVIZIO…”
A tal proposito, Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, nel corso di una conference call sui conti del semestre, ha confermato che il payout «non verrà rivisto al rialzo visto che è gia’ ai livelli massimi del sistema, al 70%, e lo confermiamo». D’altra parte, «se la progressione dei prossimi due trimestri sarà simile ai primi due», allora il bilancio annuale «chiuderà con un utile netto superiore a quello dell’anno scorso, il che vuol dire un aumento del monte dividendi». Riguardo i ricavi di Mediobanca, Nagel ha aggiunto: «Abbiamo dato una guidance, durante la prima parte dell’anno, di una crescita del 4%. Chiaramente, dopo sei mesi così positivi, siamo in grado di rivedere questa guidance sostanzialmente al rialzo e pensiamo che una nuova guidance sui ricavi di una crescita del 10%».
Il Ceo ha spiegato che all’interno di questa crescita, «il margine d’interesse anch’esso deve essere rivisto come guidance e lo posizioneremo intorno al 18-20% di crescita anno su anno». In entrambi i casi si tratta di «aumenti robusti». Infine, a chi gli ha chiesto se vuole ricandidarsi per un nuovo mandato, l’amministratore delegato di Mediobanca ha chiarito: «Io sono al servizio della banca e, quindi, farò quello che gli stakeholder ritengono opportuno. Mi considero al servizio di Mediobanca, con questo spirito mi rapporto all’eventualità di un nuovo mandato alla guida della società».