Dazn può mantenere i diritti tv della Serie A fino al 2026. Questo uno dei possibili effetti dell’emendamento presentato da Claudio Lotito, nella veste di senatore di Forza Italia, e approvato oggi dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato. Il patron della Lazio lo aveva presentato anche nelle scorse settimane, ma non era passato. Invece, stavolta è stato inserito nel decreto legge Milleproroghe che prevede, se ne sussistono ragioni economiche, che «possano essere prorogati per il tempo necessario, e comunque non oltre la durata complessiva di 5 anni», i contatti per le immagini sportive in corso. Questo vuol dire che dal 2024 si può arrivare al 2026, mantenendo invariate le cifre attuali, cioè 940 milioni.
D’altra parte, nell’emendamento si precisa che è necessaria un’indagine di mercato finalizzata a verificare se altri operatori possono offrire condizioni migliorative. Dovrebbe essere sempre via Rosellini a condurla. Ma l’emendamento in questione non consente solo a Dazn di prolungare di due anni il contratto con la Lega Serie A. Vale anche per Sky che ha la co-esclusiva di tre partite su dieci.
SERIE A LAVORA A BANDO PER TRIENNIO 2024-2027
Nel frattempo, la Serie A sta continuando a lavorare per preparare un bando per il triennio 2024-2027 che possa attrarre il maggior numero possibile di operatori, tra cui le Telco. Ora c’è pure una strada alternativa disponibile, nel caso in cui le offerte in arrivo fossero giudicate insufficienti. Questa soluzione però, come riportato dalla Gazzetta dello Sport, non passerà in automatico, in quanto non conta solo la volontà della Serie A, ma andranno ascoltate anche quelle di Dazn e Sky che nelle scorse settimane, anche per via della prima “bocciatura”, non si aspettavano che l’emendamento potesse superare i dubbi di costituzionalità e l’opposizione interna alla maggioranza. Ma la postilla relativa all’indagine di mercato e l’appoggio compatto di Forza Italia hanno consentito all’emendamento di passare. Dazn e Sky devono, comunque, dare il via libera al prolungamento, altrimenti l’emendamento di Claudio Lotito risulterà vano.