Morgan contro il Festival di Sanremo 2023: “Non c’era invenzione linguistica, non c’era nulla…”
A pochi giorni dalla sua conclusione, il Festival di Sanremo 2023 continua a far discutere tra opinione social e parere di personaggi influenti. Tra gli ultimi ad aver dato il proprio giudizio sulla kermesse canora spicca Morgan, nome d’arte del cantautore Marco Castoldi. L’ex frontman dei Bluvertigo, intervistato su Rai Radio1 ha offerto la sua personale visione del Festival stroncandolo in maniera piuttosto netta.
Il parere di Morgan sul Festival di Sanremo 2023 non ha risparmiato nessuno; dalla direzione artistica ai cantanti in gara, passando per le scelte canore sia per scrittura che per produzione. “Che voto darei al Festival di Sanremo? Zero. Ho visto solo le prime due serate, tutto l’insieme del Festival l’ho trovato stucchevole: le canzoni fondamentalmente non c’erano, erano carenti da molti punti di vista. Senza accordi tutto diventa noioso”. Il parere piuttosto duro di Morgan ha salvato in parte solo la scelta artistica di Anna Oxa: “Forse il suo era l’unico pezzo giusto, aveva un gusto armonico anni ’80”. Sui testi invece, Marco Castoldi rincara la dose: “I testi in gara mi sono sembrati nulli, scritti da qualcuno che non è un vero autore, non c’era invenzione linguistica, non c’era nulla.
Le critiche di Morgan non risparmiano il suo vecchio pupillo: “La canzone di Mengoni? L’ho udita…”
Un fiume in piena Morgan nel commentare il Festival di Sanremo 2023 per Rai Radio 1, come dimostrato dal giudizio enigmatico anche nei confronti dell’acclamato vincitore, Marco Mengoni. “Mengoni? Figuratevi, era nella mia squadra… La sua canzone l’ho udita ma non l’ho sentita: non è valutabile“. Altrettanto duro il giudizio sul secondo classificato, il giovane Lazza: “Non so chi sia, forse quello che somigliava a Macario? Non so, non riesco a distinguerli l’uno dall’altro”.
Dopo il giudizio sulla gara, l’opinione di Morgan si è rivolta anche nei confronti di tutto l’assetto dello spettacolo e sulle scelte fatte dalla direzione artistica: “Sgarbi mi ha proposto come direttore artistico per la prossima edizione? Mi piacerebbe, ha detto una cosa intelligente. Non capisco perché conduttore e direttore artistico debbano essere la stessa figura. Pippo Baudo aveva Sergio Bardotti dietro, ad esempio”. Immaginandosi già nel ruolo, il frontman dei Bluvertigo ha dichiarato: “Chi chiamerei alla conduzione? Piero Chiambretti. Come cantanti chiamerei De Gregori, Guccini, Fossati: e poi le nuove generazioni che non sono per forza quelli della major, la musica è ovunque”.