Lello Arena e il grande successo con Massimo Troisi e il trio “La Smorfia”
Lello Arena con Massimo Troisi ed Enzo De Caro hanno formato il trio storico de La Smorfia. Si tratta di uno storico trio con cui hanno avuto un grandissimo successo di critica e pubblico. “Siamo stati uno dei gruppi italiani che rispetto al teatro leggero ha avuto uno degli esiti più leggendari. A Roma abbiamo frequentato i teatri che frequentavano Gassman, Proietti, lo stesso Eduardo. Ci siamo tolti degli sfizi di gran livello. A Napoli i biglietti in vendita costavano 3000 e fuori c’erano i bagarini li vendevano a 50.000” – ha raccontato Lello Arena ricordando gli anni d’oro. Anni in cui si ritrovavano le donne nelle stanze d’albergo: “abbiamo avuto donne che pagavano i portieri d’albergo per farsi trovare in camera nostra. Noi avevamo 26 anni, immaginate com’era la situazione. Io avevo due avversari come Enzo e Massimo, potevo solo ritirarmi. Enzo era di una bellezza sconcertante, le prime file a teatro erano piene di ragazze che volevano solo vedere lui. Massimo aveva una bellezza diversa ma piaceva molto. Io facevo un po’ il fanalino di coda ma non avevo di che lamentarmi”.
Nonostante la fama e il successo però il trio decide di separarsi: “abbiamo chiuso al massimo delle possibilità per evitare che il pubblico avvertisse quegli scricchiolii che noi già avvertivamo”. Non sono mancate le litigate, in particolare con Massimo Troisi come ha ricordato l’attore e comico: “ci fu un periodo di rottura sul set del film Le vie del Signore sono finite. Dovevo interpretare un personaggio, un paralitico, poi affidato ad altro attore. Ne avrei dovuto fare un altro, ma la troupe insisteva che dovevo fare proprio quello e Massimo credette che fossi io a insistere per il ruolo, che tramassi alle sue spalle. Non era vero … negli anni seguenti, tra una telefonata e l’altra, ci riconciliammo e ho un rammarico: averlo lasciato troppo solo”.
Lello Arena e il primo incontro con Massimo Troisi
Lello Arena parlando del grande amico Massimo Troisi ha ricordato anche il primo incontro. “La prima volta che l’ho visto fu in una recita parrocchiale. Un attore, che doveva fare un piccolissimo ruolo, si era ammalato, aveva la febbre a 40. A tutti era venuto in mente Massimo per sostituirlo. Si sapeva che era un ragazzo simpatico. Praticamente Massimo ha esordito sul palco per sostituire un salumiere che aveva la febbre. Doveva presentare i vari salumi che portava. Mi ha chiesto ‘ma li devo dire in ordine?’ e questa cosa che doveva durare sei secondi è durata sei minuti con la gente che si sentiva male dalle risate. Da quel momento lui ha capito che questa risata continua che lo accompagnava a teatro era una risorsa” – ha detto il comico che ci ha anche litigato più volte.
“Abbiamo litigato, come succede tra persone dotate di talento, personalità e di un carattere non proprio raccomandabile. A Massimo piaceva moltissimo giocare, piacevano moltissimo le sfide, dando indicazioni e direttive e proseguendo su quello”, ha detto Lello che ha concluso dicendo – “quando entrambi abbiamo pensato che l’altro fosse finalmente autonomo e libero da quest’amicizia straordinaria e al tempo stesso obbligante che avevamo, abbiamo pensato che sia io che lui potessimo fare a meno l’uno dell’altro. Fu un errore terribile”, ha spiegato l’attore aggiungendo “poi ci sono sempre stati quelli che si divertivano a dividerci”.