A I Fatti Vostri l’incredibile storia di un papà che ha donato il tendine al figlio per permettere allo stesso di continuare a giocare a calcio: “Fin da piccolo giocavo in casa con la palla – le parole di Lorenzo Chirico, il ragazzino operato – e ogni volta che tiravo la palla papà diceva goal, e la mia prima parola è stata quella”. Lorenzo è stato vittima recentemente di un infortunio: “Sono atterrato, ho messo male il ginocchio e ho capito subito di essermi fatto male, ho fatto il segno alla panchina, si pensava solo ad una distorsione al ginocchio ma facendo altre visite è emerso che mi ero rotto i legamenti, una cosa più grave. Non ho mai pensato alla fine della carriera ma quando mi hanno detto che avrei dovuto aspettare un anno prima di poter tornare a giocare è stata una bella botta. Io mi sono operato subito perchè volevo tornare al più presto”.
Alessandro Chirico, il padre di Lorenzo, ha quindi aggiunto: “L’operazione della donazione del tendine c’è stata proposta da un chirurgo che lavora a Barcellona in Spagna, è una tecnica utilizzata in Spagna ma non in Italia perchè mancano ancora dei passaggi burocratici. Vista la volontà che aveva Lorenzo di giocare al calcio stavamo valutando le opzioni normali. Questa nuova tecnica poteva essere un salto nel vuoto e quando c’è stato proposta ho cercato di documentarmi ma la documentazione non era tantissima anche se l’intervento era stato fatto per la prima volta nel 2008. Il dottore ci ha chiarito tutti i dubbi e quindi abbiamo deciso di intraprendere questa strada”.
PAPA’ DONA TENDINE GINOCCHIO AL FIGLIO: “QUANDO L’HO SAPUTO ERO MOLTO FELICE”
Lorenzo ha ripreso la parola: “Quando l’ho saputo sono stato molto felice. Di comune accordo abbiamo deciso di operarci con questa tecnica. Papà è stato bravo”. Di nuovo il papà: “Non ho mai avuto dubbi, l’asportazione del tendine è una prassi consolidata. Il mio intervento è durato poco, 20 o 30 minuti, mentre quello di Lorenzo un’oretta di più ed è andato tutto bene. Non ho dovuto fare una lunga riabilitazione, qualche settimana con la stampella e poi un po’ di fisioterapia ma dall’ospedale sono tornato a casa guidando la macchina”. Lorenzo ha invece fatto 3 mesi di fisioterapia tutti i giorni, per poi iniziare ad abbassare le sedute: “Il chirurgo mi ha detto che fra due mesi posso tornare a correre”.
Di nuovo Alessandro: “Sta andando tutto molto bene, è stato emozionante vedere i vari passi dopo l’intervento, abbiamo capito che tutto stava dando i suoi frutti. La parte peggiore era passata”. Lorenzo ha poi concluso: “Spero di fare del calcio la mia professione o di rimanere nell’ambiente. Il mio ritorno sarà molto bello, avrò un po’ di paura ma poi mi abituerò e tornerò come prima. Mi sono immaginato da tempo quel momento e spero arrivi il più presto possibile”. Il papà ha invece aggiunto: “Glielo auguro, la sua passione è quella e farà sempre parte della sua vita. Spero che abbia una passione da continuare a coltivare, che sia il calcio o un altro sport”.