Paolo Vallesi, noto cantautore che si è esibito durante il venerdì del Festival di Sanremo, nella serata dedicata alle cover e ai duetti, al fianco dei Cugini di Campagna, dove ha interpretato un medley della sua canzone “La forza della vita” e di quella dei Cugini “Anima mia”. Un successo, acclamato anche dal pubblico, e che ha portato il cantautore sul palco dell’Ariston per la sesta volta dall’inizio della sua carriera. Durante la trasmissione Nei tuoi panni, con Mia Ceran, Paolo Vallesi ha voluto raccontare un po’ di sé e dell’esibizione, ma anche del sul passato al festival della musica italiana.
Paolo Vallesi racconta Sanremo
“Per la prima volta, era la sesta che calcavo quel palco”, inizia a raccontare Paolo Vallesi di Sanremo, “gli ultimi due minuti dell’esibizione sono riuscito a godermeli. Pensavo di essere un nano al confronto dei Cugini di Campagna, che sono livellati con le zeppe, ma io lo ero di mio. Un’esperienza strana, loro hanno ascoltato la mia versione di ‘La forza della vita’ con Morandi e mi hanno chiamato”.
Passando poi al suo passato, Paolo Vallesi ha anche ricordato un aneddoto simpatico sulla sua primissima esibizione sul palco dell’Ariston. “Del mio primo Sanremo ricordo benissimo il prima ed anche il dopo, ma il durante l’ho completamente rimosso. Tale era il terrore che un assistente di studio mi vide in quello stato e mi diede questo chiodo ricurvo da tenere in tasca perché, se avessi avuto paura, avrei potuto toccarlo e ritornare indietro con la mente al momento in cui l’avevo ricevuto, lontano dal palco. L’ho tenuto per tre anni in tasca ma mi ha triturato 60 paia di pantaloni ed è andato perso dopo qualche anno e l’ho sostituito con le chiavi di casa”.
Paolo Vallesi: “Cantando con Morandi lui si commosse”
Durante la sua intervista, Paolo Vallesi è passato poi anche a parlare di quel duetto con Gianni Morandi che gli ha permesso di essere sul palco di Sanremo con i Cugini di Campagna. “È stato un momento bello, intenso ma inaspettato. Nello studio di registrazione lui ad un certo punto si è interrotto e pensavo avesse bisogno di bere, gli ho portato l’acqua e ho visto che aveva l’occhio lucido. Mi disse ‘Quando canto queste note e queste parole, mi torna in mete tutto quello che è stato il mio percorso anche artistico’, e mi sono commosso anche io”.