Alcuni estratti delle conversazioni private di Papa Francesco con i suoi confratelli avvenute durante il recente viaggio apostolico in Africa (31 gennaio – 5 febbraio) sono state pubblicate sulle colonne del quotidiano “La Stampa” in edicola oggi, giovedì 16 febbraio 2023. Il Pontefice ha invitato ad aprire gli occhi, in quanto “tutto il mondo è in guerra! Ma io mi domando: l’umanità avrà il coraggio, la forza o persino l’opportunità di tornare indietro? Si va avanti, verso il baratro. Mi dispiace dirlo, ma sono un po’ pessimista. Oggi davvero sembra che il problema principale sia la produzione di armi. C’è ancora tanta fame nel mondo e noi continuiamo a fabbricare le armi. È difficile tornare indietro da questa catastrofe. E non parliamo delle armi atomiche!”.
In questi giorni, Papa Francesco ha rivelato di essere rimasto profondamente colpito dai racconti delle violenze. Soprattutto, dall’aspetto comune che le permea: la crudeltà. “Le notizie che vengono dalle guerre che ci sono nel mondo ci parlano di una crudeltà persino difficile da pensare – ha evidenziato il Santo Padre –. Non solo si uccide, ma lo si fa crudelmente. Per me questa è una cosa nuova. Mi dà da pensare. Anche le notizie che arrivano dall’Ucraina ci parlano di crudeltà”.
PAPA FRANCESCO: “DIMISSIONI? LE HO SCRITTE DUE MESI DOPO LA MIA ELEZIONE, MA…”
A proposito delle possibili dimissioni di cui si è a lungo parlato, Papa Francesco ha risposto: “Le ho scritte due mesi dopo l’elezione e ho consegnato questa lettera al cardinale Bertone. Non so dove si trovi questa missiva. L’ho fatto nel caso in cui io abbia qualche problema di salute che mi impedisca di esercitare il mio ministero e di non essere pienamente cosciente per poter rinunciare. Questo però non vuol affatto dire che i Papi dimissionari debbano diventare una cosa normale. Io per il momento non ho in agenda questo e credo che il ministero del Papa sia ad vitam. Non vedo la ragione per cui non debba essere così”.
Su “La Stampa”, Papa Francesco ha espresso anche un pensiero sull’Africa: “Ha bisogno di politici che siano persone brave, intelligenti, che facciano crescere i loro Paesi. Politici che non si lascino traviare dalla corruzione, soprattutto. La corruzione politica non lascia spazio alla crescita del Paese, lo distrugge. A me colpisce il cuore. Non si possono servire due padroni; nel Vangelo questo è chiaro. O si serve Dio o si serve il denaro. Interessante che non dica il demonio, ma il denaro. Bisogna formare politici onesti”.